Brani scelti e spunti di riflessione di uno dei più famosi psicoanalisti contemporanei.
L’ARTE DI ASCOLTARE (15.02.2002)
Erich Fromm
Erich Fromm, (Francoforte 23.3.1900 – Muralto 18.3.1980) Psicoanalista statunitense di origine tedesca. Laureatosi in filosofia nel 1922, studiò in seguito psicoanalisi svolgendo anche attività di psicoanalista presso l’Istituto psicoanalitico di Berlino e di Francoforte. All’avvento del nazismo emigrò negli USA (1934). Pur partendo dalla teoria freudiana, sposta la sua attenzione sui fattori sociali, la cui influenza sul comportamento umano egli considera pari, se non maggiore, di quella dell’apparato istintuale dell’uomo indagato da S. Freud. Contaminando la teoria freudiana con elementi marxisti da un lato e di mistica orientale dall’altro, mira alla definizione di una nuova scienza dell’uomo per una sua completa realizzazione: questa sarà attuabile soltanto quando, sconfitti il razionalismo e il meccanicismo propri delle società contemporanee, si saranno instaurati rapporti interpersonali più spontanei e fraterni, in cui ciascuno potrà esprimere pienamente la propria creatività. OP: Fuga dalla libertà (1941); Il linguaggio dimenticato (1951); Psicoanalisi della società contemporanea (1955); L’arte di amare (1956); Buddhismo zen e psicoanalisi (1960); Anatomia della distruttività umana (1973); Avere o essere? (1976); Grandezza e limiti della psicoanalisi di Freud (1979).
Se dovessi scegliere un motto da appendere dentro il mio studio, scriverei..: VENIRE QUI NON BASTA !….
Come si fa a conoscere il mondo…a vivere e reagire…se non si conosce lo strumento che serve all’azione ed alla decisione ?
L’analista dovrebbe avere una visione obiettiva delle cose…
La conoscenza non basta…Se una sta per annegare, la conoscenza della legge di gravità non lo aiuterà certo a non andare a fondo…
SOLO UNA FONDAMENTALE TRASFORMAZIONE DEL SISTEMA PERSONALITA’ PRODURRA’ UNA DURATURA TRASFORMAZIONE DEL PENSARE … SENTIRE … AGIRE
Spesso la menzogna non è cosciente…MA NOI SIAMO RESPONSABILI SIA DEL NOSTRO CONSAPEVOLE CHE DEL NOSTRO INCONSAPEVOLE…
La vita di ogni singolo individuo deve diventare un’opera d’arte…
Non avviene nulla finché non si ha il coraggio di buttarsi…
Si comincia a crescere solo quando si diventa liberi…(da sé ed i propri genitori)…
Finché si cerca ancora di dimostrare ai genitori (o ad altri) che hanno torto…si dipende ancora da essi (dal loro giudizio)…
Il mondo va osservato e da un punto di vista oggettivo realistico (utilizzo) e da un punto di vista soggettivo (sentendolo) … la mancanza dell’una o dell’altra capacità ci rende anormali…
La chance di affermarsi come essere umano può anche essere minima, ma implica sempre una alternativa … e non una predeterminazione…
La libertà non è qualcosa da possedere … ma piuttosto un segno della personalità : essere più o meno liberi di resistere a pressioni esterne … di fare ciò che vogliamo … di essere noi stessi…
I falsi incoraggiamenti sono dannosi se non fatali …: se incoraggio una persona, minimizzando il suo problema, le impedisco di mobilitare l’energia di riserva per l’emergenza … VAL SEMPRE LA PENA DI ESSERE SINCERI E INCORAGGIARE A FARE PIUTTOSTO CHE A SPERARE…
La sessualità è di breve durata e non è in grado di mantenere un’unione…
Spesso l’ingenuità camuffa l’indifferenza…
METTERSI IN UNA SITUAZIONE FALSA PROCURA DELUSIONI E ACCRESCE IL CINISMO…
Ogni autentico passo di crescita è un atto rivoluzionario…
Esistono finte ribellioni ai genitori, per poter poi rassegnarsi dicendo che ribellarsi è inutile…
Le rivoluzioni sociali sono fallimentari perché vengono attuate da individui che non hanno idea di come potrebbe essere una vita migliore …
Chi crede di non aver bisogno delle idee degli altri si crede in realtà un genio…
Ritengo barbaro e sciocco rinunciare a far tesoro delle conquiste dell’umanità…LA MENTE SI INARIDISCE PIUTTOSTO IN FRETTA…
Non si può essere liberi, autodeterminarsi e scoprire la centralità del proprio essere, se non si sa pensare criticamente…solo pensando criticamente gli esseri umani possono affrontare la realtà…e quindi vivere adeguatamente la propria vita…
Carl Marx (1844, pag. 191) :<< L’esigenza di abbandonare le illusioni sulla propria condizione è l’esigenza di abbandonare una condizione che ha bisogno di illusioni…>>
Il pensiero critico è al servizio della vita…serve a rimuovere gli impedimenti che ci paralizzano…
Se si parla riflettendo davvero sul significato delle parole, esse acquistano vita…
MENTRE CREDE DI ESSERE SVEGLIA LA MAGGIOR PARTE DI NOI E’ COME ASSOPITA (E’ PIU’ INCONSAPEVOLE CHE CONSAPEVOLE)…
PER ACCEDERE ALL’INCONSAPEVOLE OCCERRE SOLO UN CERTO INTERESSE E UN CERTO CORAGGIO…ACCETTARE QUESTA ESPERIENZA…
La maggior parte delle persone sente il proprio corpo solo quando prova dolore…e spesso non percepisce neppure quello…
La differenza da una persona interiormente contratta (repressa) ed una interiormente rilassata (libera) è rilevabile nell’atteggiamento corporeo…
La concentrazione è la premessa di una buona realizzazione…nell’essere un buon carpentiere, un buon medico, un buon cuoco…o semplicemente per essere vivi…Concentrarsi nel qui e ora aiuta in tutto…anche a godere nell’atto sessuale…
Il narcisismo collettivo è il narcisismo dei poveri di spirito…
IL NARCISISMO E’ L’IDEALIZZAZIONE E LA VENERAZIONE DI SE’….L’AMORE DI SE’ E’ UN’ALTRA COSA…
UN’ANALISI SI CONCLUDE POSITIVAMENTE SE E’ L’INIZIO DI UN’AUTOANALISI PRATICATA OGNI GIORNO E PER IL RESTO DELLA VITA…SE SI PRENDE LA VITA SUL SERIO…
Si ringrazia Katia Caprarelli per avere cercato e trovato il materiale proposto
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