Tipici dolci natalizi
(I turdiddri)
Il termine turdillo etimologicamente potrebbe significare piccolo tordo. E’ molto difficile risalire al significato più vero, altrettanto difficile è poter indicare la zona dove sono stati ideati.
Sappiamo per certo che ‘i turdilli sono dei dolcetti a forma di gnocchi rigorosamente fritti.
La frittura è una peculiarità della tradizione culinaria cosentina di questo periodo, altrimenti che Natale sarebbe!
Nonna Aurora mette a disposizione dei suoi lettori una versione antica della ricetta dei turdilli secondoi la vera tradizione della cucina calabrese e, in particolare, cosentina.
Fra gli ingredienti, infatti non sono contemplate le uova, proprio come si usava un tempo.
Questa golosità si prepara il 23 Dicembre per servirla durante la cena della vigilia di Natale, insieme alle altre 13 pietanze.
I turdilli sono deliziosi. La cosa più bella è leccarsi le dita imbrattate di miele dopo averli mangiati….
Ingredienti:
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- 1 kg di farina;
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- 2 bicchieri di olio di oliva;
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- 1 bicchiere di vino moscato;
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- 2 cucchiai di cannella;
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- qualche chiodo di garofano;
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- 500 gr. di miele di fico ;
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- olio di mais abbondante per friggere;
- diavoletti per guarnire q.b.
Preparazione:
disporre la farina sulla spianatoia al centro della quale uniamo alcuni degli ingredienti sopra citati come:
la farina, l’olio di oliva, il vino, la cannella, i chiodi di garofano.
Amalgamare bene in modo da ottenere un impasto omogeneo e morbido.
Prendere un pezzetto di pasta che, con l’aiuto delle mani verrà allungata e modellata come un bastoncino rotondo. Tagliarlo, poi, a tocchetti lunghi 4 cm circa. Ogni tocchetto verrà pressato e arrotolato sulla base di un cestino di paglia (‘u crivu).
Ripetere le due ultime operazioni indicate fino ad esaurimento della pasta.
Mescere l’olio di mais in una padella (‘a frissura) e aspettare che sia ben caldo per potervi friggere i nostri dolcetti, i quali saranno pronti quando assumeranno un colore dorato.
Disporli sulla carta assorbente per eliminare l’unto in eccesso.
Nonna Aurora lascia riposare la sua leccornia ultimando la ricetta il giorno dopo, procedendo così:
in una pentola (‘a tieddra i rama) sciogliere il miele di fico(‘u meli i ficu), a fuoco moderato.
Versare i turdiddri girandoli per farli impregnare.
Riporre il tutto in un vassoio e decorare( quando i dolcetti si sono raffreddati) con i diavoletti colorati ( ‘i diavuliddri).
Buon Natale!
di Aurora Scaramuzzino e di Francesca Miceli