La disformofofobia.
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La dismorfofobia è un disturbo psicologico che consiste in una alterata percezione visiva del proprio corpo e che può avere delle gravi conseguenze comportamentali. Molto spesso chi ne è colpito manifesta disturbi nella condotta alimentare. Una ricca letteratura evidenzia la presenza di numerosissimi studi che, almeno fino ad oggi, hanno ipotizzato il solo coinvolgimento, in questi individui, delle aree di elaborazione del pensiero.
In una ricerca condotta in California (Feusner J D, Hembacher E, Moller H, Moody T D. Abnormalities of object visual processing in body dysmorphic disorder.. Psychological medicine. 2011; Apr 18;1-13) vengono per la prima volta analizzati, in un gruppo di 14 pazienti e 14 soggetti sani di controllo, i correlati neurali quando lo stimolo era rappresentato da foto che non necessariamente raffiguravano parti del corpo, ma oggetti inanimati. Le immagini di risonanza magnetica funzionale evidenziavano attività cerebrale ridotta, nei soggetti affetti da dismorfofobia, rispetto al normale, nella corteccia visiva durante l’elaborazione dell’oggetto. Le aree della corteccia visiva in questi soggetti erano più attive nell’elaborazione dei dettagli che non sulle immagini in generale.
Fuori dubbio l’importanza che riveste questo studio, sopratutto nell’inquadrare il disturbo, che spesso non riceve una diagnosi corretta. Molto comunque resta ancora da capire, per esempio da dove prende origine questa distorsione, se conseguenza o causa della dismorfofobia.
Ferdinanda Annesi – Biologa C.N.R.
Biologa CNR, Counselor. Responsabile “gestione area informativa” Progetto SOS Alzheimer On Line