E’ questa la strada. Lo so!
Ma sta al confine fra sogno e realtà e mi impedisce di vedere bene la linea dell’orizzonte.
La decisione in un istante! Stacco ogni contatto col quotidiano e, seguendo l’istinto, scappo via. Cerco ogni angolo possa far guadagnare tempo e strada e, fra la musica in festa di una città che si prepara ad accogliere gli ultimi preparativi, arrivo nella tranquillità.
Mi scappa un sorriso. La sorpresa mi investe.
Sorprendersi. Rappresenta una delle meravigliose manifestazioni del comportamento fra esseri umani che stimola l’attenzione, suscitando l’interesse e alimentando la costruzione dei più bei rapporti.
E’ bello trovarsi all’improvviso, così come avviene normalmente con noi stessi, quando riusciamo a cogliere la parte che meno ci piace e ad accettarla per quello che è.
Cosa “riscalda” smuovendo quello che a volte si tenta di togliere di mezzo perchè ritenuto responsabile della nostra vulnerabilità?
Forse una foto sul passato che viene trasmessa attraverso le parole, dove un po’ tutti si ritrovano, oppure uno sguardo che parla brillando tra il luccichio di un momento che, unito all’altro, comincia ad assumere un significato profondo.
Stamane aspettavo il sole con ansia, con tutta me stessa. Non splende però. Avrebbe potuto donare un istante di serenità avvolgendo col calore dei suoi raggi e sorprendendo, ancora una volta.
Mi soffermo a pensare allo slancio e rimango incantata dalla sincerità che si esprime così, senza timori. Mettere a nudo le proprie incapacità e osservare cosa si scuote dall’altra parte, non per trovare approvazione, forse solo comprensione. E’ un modo elegante di incontrarsi a metà strada, prendersi per mano e cominciare un viaggio che non serve sapere quanto lungo sia. L’importante sia sincero e arricchisca.
A volte mi capita di rimanere stregata per ore guardando la realtà, ma senza osservarla, in verità. Penso a tutt’altro.
Mi piacerebbe stasera raggiungere la parte più alta della città avvolta nelle luci, oppure arrivare in quel luogo incantato, là da dove si vede il lago dorato e si può respirare il silenzio. Forse scenderei a fare due passi, con discrezione sotto il cielo brillante, ma non senza non soffrire un po’.
Non riesco più ad introdurre dell’altro, vorrei solo dedicare le mie energie alla Natura e all’ambiente. E’ serata questa da cercare le stelle, spegnendo le luci e guardando nell’infinito, senza dovere parlare.
E’ suggestivo arrivare in un posto, fermarsi un istante abbassando i rumori e anche la musica. Tutto si distende, si respira un sollievo, è come aver fatto una lunga corsa affannosa e sentire di essere finalmente arrivati. Rimarrei a contemplare la pace in me stessa attraverso le linee che disegnano e tracciano i confini tra quello che è vero e quello che si può sempre immaginare. Ma con una forza tale che alla fine diventerà realtà.
La notte è ancora lunga, aspettando il sole domani. Spero almeno alla finestra ci sia qualche stella.
Guardo tra le righe vuote, non scritte e mi sembrano piene, dense di messaggi che esprimono le più belle sensazioni ed emozioni. Parole che mai prima ho sentito, ma di cui conosco bene il significato profondo. Come una storia narrata per raggiungere quei posti che in altri modi è difficile sperare, se non con la fantasia. Solo chi si ferma a guardare bene dentro se stesso può viaggiare in questo modo. E donare il silenzio fra le righe. È il più bel regalo abbia potuto ricevere!
Posava il suo sguardo con estrema dolcezza. Scrutava ogni dettaglio seppure piccolo e, contento, esprimeva il suo pensiero.
Ogni cosa fa parte di me in realtà appartiene al passato: quello che apprezzo e che lascio apprezzare e anche quello che mi lega al disagio e a volte mi impedisce di volare.
Nello slancio che accompagna i miei gesti vive la parte più vera dell’anima. Non so se quella più bella, di sicuro la mia, senza condizionamenti e paure di mostrarsi per quello che si è.
Giorni diversi questi. Densi di sguardi che trasportano affetto, di mani che dolcemente si posano e si intrecciano. Di pensieri che viaggiano e arrivano senza scontrarsi. Trasmettendosi un “fine calore che colora lo sfondo dell’immagine“. Difficile spiegare.
Fernanda (3 gennaio 2010)
Biologa CNR, Counselor. Responsabile “gestione area informativa” Progetto SOS Alzheimer On Line