Fra domotica e Feng shui… per non farsi “travolgere” dai problemi del quotidiano.
Colloqui riservati
In questo lavoro, così come negli altri della medesima sottosezione, si riportano estrapolati di colloqui analitici, finalizzati ad affrontare argomenti di interesse pubblico. L’operazione, con il consenso degli interessati, rispetta tutti i dettami della legge sulla Privacy ed i principi del rispetto e della correttezza professionale.
BUONA LETTURA
Caro dottore, partendo dal principio che, rispetto a quando ho cominciato a frequentarla, molti dei miei disturbi si sono decisamente attenuati, mi stavo chiedendo: ho concrete possibilità di diventare molto migliore di come sono ora?
Continuando ad impegnarsi correttamente, non vi è ombra di dubbio… anche se già adesso, non è che sia poi tanto male! Comunque, come si dice… “ad maiora”!
A proposito di trasformazioni ed evoluzioni… quando ci siamo conosciuti ero “tendenzialmente” ipocondriaco, mi spiega come mai, invece, in questo periodo, mi preoccupo più degli altri che per me stesso?
In che senso?
…Ho paura per le persone care… che gli possa succedere qualcosa di brutto! Ho letto su un libro di Freud, che potrebbe essere un mio desiderio inconscio! Sono davvero così cattivo?
Questo è il guaio degli psicoanalisti “fai da te”! I simbolismi Freud, vanno saputi interpretare correttamente e solo dopo un attenta analisi della personalità dell’individuo in questione: non si possono estendere in maniera oggettiva! Comunque, ora le fornirò la spiegazione adeguata e si renderà conto che, per capire le motivazioni di una problematica, non basta interpretare sogni o ricorrere a simbolismi, ma è necessario un ragionamento logico e razionale.
In passato (fino a non molto tempo fa) lei si preoccupava molto del suo stato di salute; man mano che abbiamo proceduto nel lavoro di analisi personale, si è messo in carreggiata per neutralizzare questo tipo di problema. C’è un però! Fino ad oggi non è riuscito a realizzarsi ancora in un lavoro né, altresì, può contare su un rapporto di coppia gratificante. In conseguenza di ciò, gestisce a fatica il suo enorme quantitativo di tempo libero… e si annoia. Tutto questo le crea dei conflitti “sacrosanti” (che ci devono essere all’interno di una mente sana e “brillante”, costretta a girare parzialmente “a vuoto”, come la sua) e, allora, per acquietare questa situazione, inconsapevolmente cerca di distrarsi creando delle nuove preoccupazioni, prendendo spunto da ciò che ha visto, tra l’ltro, nella famiglia della sua partner, dove la possibilità di “accidenti” è piuttosto frequente!
Ah!
Con il seguente meccanismo, riesce a tenere la sua mente impegnata ed evita di pensare ad una vita “piatta” ed avara di emozioni gratificanti.
E come la risolvo, questa preoccupazione?
Cercando o “costruendosi” almeno un lavoro gratificante, visto che questo dipende in gran parte da lei. Per quanto riguarda, invece, il rapporto di coppia, è un discorso lungo e impegnativo che la vede coinvolto solo al 50%.
Come, al 50%?
E scusi, pretenderebbe di realizzare una coppia, tutto da solo?
Beh… effettivamente! Però col tempo libero, vado alla grande!
Lei si applica tantissimo e si inventa l’impossibile per trascorrerlo al meglio… ma ne ha troppo! Non ce la fa ad evitare tedio e noia… non ce la farebbe nessuno!
Proprio nessuno?
Di sicuro, non quelli dotati di buonsenso.
Ha ragione. Ho deciso di sfruttare le mie conoscenze di informatica per sondare le opportunità che offre, al giorno d’oggi, questo settore… però debbo imparare a difendermi meglio dalle frustrazioni. A questo proposito, come si fa per allenarsi e riuscire ad usare in modo accettabile le griglie di protezione mentale?
Ho scritto molto sull’argomento, potrebbe consultare lavori che spiegano come affrontare meglio le frustrazioni. Ovviamente, il parametro regolatore è rappresentato dalla logica universale, grazie alla quale si possono verificare molto bene gli elaborati di pensiero. Come risultato, si stabilisce con una certa facilità che strategie adottare per proteggersi dal mondo esterno. Per tenersi allenato, alla stregua di un atleta, ha bisogno di un programma quotidiano che la impegni con regolarità, mediante la lettura approfondita di riviste scientifiche e la visione interessata di utili programmi televisivi o mediante lo studio proficuo del materiale scientifico che le sottopongo con regolarità.
In che modo si reagisce quando si hanno dolori psicosomatici? La nostra prima reazione è la paura, ma superata questa, come li combattiamo?
Attivando le griglie mentali in elaborazione (cioè cominciando a riflettere in maniera costruttiva e propositiva), identificando le motivazioni che hanno prodotto la tensione che si è scaricata sugli “organi bersaglio” e cercando di costruire una strategia in grado di far fronte alle difficoltà.
Qual è, secondo lei, il modo più corretto per non farsi travolgere e quindi stressare dai problemi del quotidiano?
“Ripercorrendo” mentalmente quelli che sono i principi naturali dell’esistenza umana contenuti all’interno dell’autoaffermazione.
In pratica?
Ricordandoci che noi viviamo, durante il giorno, avendo come obiettivo quello di produrre attività di ogni genere, col fine di provare piacere. In base a ciò, è un dato di fatto che dobbiamo anteporre la nostra salute a qualunque cosa: se ci ricordiamo di questa realtà che sta sotto gli occhi di tutti ma che non è valorizzata a sufficienza (e cioè che noi abbiamo il diritto e il dovere di star bene), mettiamo in fila i problemi e cominciamo a smaltirli sulla base di quelle che sono le indicazioni per l’appagamento dei nostri bisogni, andando da quelli indispensabili a quelli via via meno impellenti anche se importanti. In questo modo daremo ai problemi e alle frustrazioni derivanti da questi ‘ultimi, un’incidenza adeguata.
Le parole “obbligo” e “dovere” non rientrano sicuramente in un modello di vita improntato al concetto di benessere. Diverse volte, però, si verificano situazioni che non ti lasciano scampo… quando le persone a noi vicine ci pongono richieste continue di disponibilità. A queste condizioni, ci sentiamo indecisi e quindi sotto pressione per una determinata scelta. Mi può spiegare come si concilia tutto questo, senza stravolgere la nostra vita?
Cominciamo col domandarci se questa frenesia che c’investe di fronte alle richieste altrui non nasconda il bisogno di sentirci insostituibilmente bravi…
Dobbiamo ricordarci, infatti, di non essere indispensabili per nessuno e di non poter appagare i bisogni di alcuno, al di fuori dei nostri; in conseguenza di ciò, ridimensioneremo l’importanza che crediamo di avere per il mondo esterno e, quindi, non agiremo per mania di grandezza e non ci sentiremo in colpa per mancanze gravi che qualcuno ci potrebbe imputare.
Già che ci siamo, in che modo riusciamo a trasformare la nostra casa in un luogo di benessere?
Facendo in modo che si generi, all’interno dei componenti della famiglia, una condizione di equilibrio; questo non significa produrre, stimolare o pretendere delle prestazioni eccezionali dal punto di vista della personalità, ma soltanto eliminare o ridurre gli squilibri, per creare un’armonia personale individuale che si estende come un’onda acustica, a tutti i componenti che vivono in quell’ambiente determinando, all’interno di ciascuno, altra armonia. Nel momento in cui si raggiunge questo risultato, il benessere aleggia ovunque, all’interno di un contesto.
Se poi si vuole arrivare al massimo, esiste la possibilità di farsi progettare un ambiente abitativo da un architetto che conosca il puto di vista degli esperti orientali che “sanno” come “posizionarti” al meglio (tenendo conto delle correnti elettromagnetiche generate da mobili e opere murarie, dei campi gravitazionali terrestri, etc.) e approfittare di tutte le più moderne acquisizioni in termini di benessere abitativo. Sto parlando di feng shui e di domotica.
Potrebbe spiegarmi qualcosa di più?
In cinese Feng Shui significa letteralmente vento (Feng) ed acqua (Shui), due delle forme fondamentali dell’energia vitale. E’ un’antica disciplina cinese risalente ad almeno 4.000 anni fa che si basa sul principio dell’essere tutt’uno con la Natura per cogliere l’armonia tra le forze celesti e quelle terrene; in altre parole l’uomo influenza e viene influenzato dall’ambiente in cui vive o lavora e per questo è fondamentale individuare le migliori conformazioni energetiche per la costruzione della propria casa, ad esempio, al fine di aumentare il benessere globale.
Usando particolari forme, materiali, colori, suoni, luci, immagini simboliche e curando la disposizione degli arredi e degli ornamenti della propria casa, il Feng Shui ci aiuta ad incoraggiare ed incrementare le influenze positive e le nostre capacità potenziali, correggendo i fattori negativi e riducendo le tensioni fino a realizzare uno spazio domestico (o lavorativo) attraente, sicuro e nutriente in cui vivere (o lavorare); un luogo ideale, insomma, pieno di benessere dove l’uomo può migliorare la tranquillità, il sonno, la salute e persino la produttività.
Il Feng Shui ci insegna a curare il nostro corpo ed il nostro spirito tramite il dialogo con l’ambiente, a trarre la naturale benefica energia dai luoghi che quotidianamente frequentiamo curando, allo stesso tempo, quelli per noi “malati”; ecco perchè a volte, quando entriamo in una casa, ci sentiamo confusi, distratti, stanchi o incapaci di concentrarci, mentre altre volte potremmo rimanere intere ore in un ambiente traendo addirittura giovamento.
L’arredamento della nostra casa va scelto, non solo secondo il nostro gusto e le nostre preferenze personali ma, nel Feng Shui, anche secondo equilibrate combinazioni di materiali e colori. Ovviamente, se vogliamo una casa piena di energie positive e di benessere. Questo perché i colori possono influenzare il nostro stato d’animo. Addirittura i colori possono agire e bilanciare l’impatto con i materiali costruttivi, o agire da soli come singoli elementi. Dicono gli esperti che, per esempio, se nel nostro appartamento è forte l’elemento del legno, dobbiamo bilanciarlo con il metallo; se però non ci piacciono sedie o arredi in metallo allora potremmo usare il colore bianco (copriletto, cuscini, colore delle pareti, ecc.). In casa si preferiscono naturalmente colori più propizi come il rosso che è di buon auspicio, il giallo che rappresenta la longevità ed il verde che simboleggia la crescita, la freschezza e la tranquillità.
In particolare:
• Il bianco è il colore dei capelli di un autorevole anziano, saggio e distinto, quindi è il colore del comando, del leader; allo stesso tempo è il colore del freddo, dell’Ovest. Al bianco si associa come materiale il metallo, quindi oggetti metallici, lampadari, vasi e mobili in ferro;
• Il rosso è di buon auspicio non a caso nella tradizione cinese i regali per l’anno nuovo hanno un fiocco rosso e lelanterne fuori dai ristoranti cinesi hanno un colore rosso; allo stesso modo, è anche il colore della forza e del fuoco: stimola le forze del bene espellendo l’energia negativa da un ambiente; al rosso si associano colori caldi, tessuti, lampade da scrivania o a stelo, candele, etc.
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• Il color porpora è un colore di buoni auspici; è tradizionalmente il colore dell’alta nobiltà cinese e del potere.
• Il giallo è il colore della terra; l’imperatore della Cina era visto come “figlio del cielo” e padrone della Terra; il giallo è anche il colore dell’oro; per questa ragione l’imperatore vestiva di giallo. Inoltre è anche il colore che un architetto Feng Shui deve vestire durante il proprio lavoro.
• Il verde rappresenta la rinascita, la reincarnazione; come colore del legno il verde rappresenta la crescita primaverile.
• Il marrone ci ricorda l’autunno quindi, così come il verde, è il simbolo del legno.
• Il rosa significa amore e romanticismo.
• Il blu è il colore del letterato. Anticamente gli scolari dovevano vestirsi di blu per mostrare il loro rango nella Società; è, ovviamente, il colore dell’acqua, e lo si associa a tessuti morbidi o ad un’illuminazione tenue.
• Il nero è il colore del mistero e del Nord; nel Feng Shui contiene tutti gli altri colori e così rappresenta la loro potenziale rinascita una volta terminato l’inverno. In certe situazioni significa anche cattiva fortuna.
E la domotica?
La domotica è la scienza multidisciplinare che si occupa dello studio e delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa in cui si abita e, più in generale, negli ambienti antropizzati in cui le caratteristiche naturali originarie come flora, vegetazione, fauna, etc. sono state alterate dall’uomo.
Il termine domotica deriva dal greco domos che significa casa e ticos, suffisso che indica le discipline di applicazione. La domotica è nata allo scopo di studiare e trovare strumenti e strategie per:
- migliorare la qualità della vita;
- migliorare la sicurezza;
- risparmiare energia;
- semplificare la progettazione, l’installazione, la manutenzione e l’utilizzo della tecnologia;
- ridurre i costi di gestione;
- convertire i vecchi ambienti e i vecchi impianti.
La domotica svolge un ruolo importante nel rendere intelligenti apparecchiature, impianti e sistemi. Ad esempio, un impianto elettrico intelligente può autoregolare l’accensione degli elettrodomestici per non superare la soglia che farebbe scattare il contatore.
Con il termine “casa intelligente”, si indica un ambiente domestico opportunamente progettato e tecnologicamente attrezzato per mettere a disposizione dell’utente impianti che vanno oltre il “tradizionale”, dove apparecchiature e sistemi sono in grado di svolgere funzioni parzialmente autonome (secondo reazioni a parametri ambientali di natura fissa e prestabilita) o programmate dall’utente o, recentemente, completamente autonome (secondo reazioni a parametri ambientali dirette da programmi che si creano o si migliorano in autoapprendimento.
Ad un livello superiore si parla di “building automation” o “automazione degli edifici”. L’edificio intelligente, con il supporto delle nuove tecnologie, permette la gestione coordinata, integrata e computerizzata degli impianti tecnologici (climatizzazione, distribuzionedi acqua – gas ed energia, impianti di sicurezza), delle reti informatiche e delle reti di comunicazione, allo scopo di migliorare la flessibilità di gestione, il comfort, la sicurezza, il risparmio energetico degli immobili e per migliorare la qualità dell’abitare e del lavorare all’interno degli edifici.
Interessantissimo. Cercherò di applicare quello che mi ha spiegato!
Si ricordi la cosa più importante, però.
Quale?
Lei può abitare in una casa architettonicamente perfetta… e vivere stesso una situazione infernale, se non è tranquillo nell’animo: è meglio, dovendo scegliere, imparare i principi di una vita sana e metterli in pratica ovunque, anche in una abitazione modesta.
G. M. – Medico Psicoterapeuta
Direttore Responsabile “La Strad@” – Medico Psicoterapeuta – Vicedirettore e Docente di Psicologia Fisiologica, PNEI & Epigenetica c/o la Scuola di Formazione in Psicoterapia ad Indirizzo Dinamico SFPID (Roma/ Bologna) – Presidente NEVERLANDSCARL e NEVERLAND “CAPELLI D’ARGENTO” ETS (a favore di un invecchiamento attivo e a sostegno dei caregiver per la Resilienza nel Dolore Sociale) – Responsabile Progetto SOS Alzheimer realizzato da NEVERLAND “CAPELLI D’ARGENTO” ETS – Responsabile area psicosociale dell’Ambulatorio Popolare (a sostegno dei meno abbienti) nel Centro Storico di Cosenza – Componente “Rete Centro Storico” Cosenza – Giornalista Pubblicista – CTU Tribunale di Cosenza.
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