Per avere accanto, qualcuno che ci “completi”.
Counseling – 4
I veri amici vedono i tuoi errori e ti avvertono. I falsi amici vedono allo stesso modo i tuoi errori e li fanno notare agli altri. Questo è uno dei numerosissimi aforismi sul tema dell’amicizia, da sempre un punto di riferimento per poeti, autori e artisti di ogni genere. L’amicizia è un sentimento che nasce con l’uomo e che lo accompagna per tutta la vita. È qualcosa di assolutamente istintivo e naturale; già da tempi lontanissimi rappresenta l’epicentro della vita umana.
È un legame profondo e confidenziale che unisce due o più persone, infatti questo sentimento ha un pregio fondamentale: si può distribuire tra molti individui, con varie sfumature, senza che nessuno di essi si senta svalutato. Nel mondo classico l’amicizia era considerata il sentimento supremo in quanto disinteressato ed altruistico, non inquinato dall’elemento passionale o da altri degradanti impulsi umani come la gelosia. Molto spesso siamo portati a definire “amici” tutte quelle persone con le quali abbiamo dei rapporti frequenti, con cui scambiamo quattro chiacchiere o usciamo il sabato sera e non ci rendiamo conto che in realtà la maggior parte di costoro sono dei semplici conoscenti, l’amico è ben altro: è colui con il quale possiamo sempre e comunque essere noi stessi, senza maschere, finzioni, che conosce tutti i nostri pregi ma anche i nostri difetti e nonostante ciò non ci chiede di cambiare; una persona alla quale sentiamo di poter confidare i nostri pensieri, i segreti più intimi, senza timore di essere giudicati; è colui al quale possiamo dare tutta la nostra fiducia sicuri che non ci tradirà mai; all’amico puoi chiedere una mano senza che lui pretenda un tornaconto personale; è chi ti resta vicino non per cosa hai, ma per chi sei; che prova gioia a stare con te, anche se non condivide necessariamente tutti i tuoi interessi.
Nel divenire dello sviluppo dell’emotività individuale, le amicizie vengono dopo il rapporto con i genitori e prima dei legami di coppia che si stabiliscono alla soglia della maturità. Nel periodo che intercorre fra la fine dell’infanzia e l’inizio dell’età adulta, gli amici sono spesso la componente più importante della vita emotiva dell’adolescente, e spesso raggiungono un livello di intensità mai più eguagliato in seguito. Queste amicizie si stabiliscono il più delle volte, ma non necessariamente, con individui dello stesso sesso ed età.
Le prime forme d’amicizia si possono avere anche nei primi anni di vita quando i bambini condividono gli stessi giochi e le stesse esperienze ludiche e di crescita. I bimbi piccoli incontrano i loro coetanei all’interno del nido e con loro instaurano delle semplici relazioni che ancora non si possono definire amicizia. Due bambini che giocano insieme entrano in relazione e si conoscono a vicenda.. Ma le amicizie che sono destinate a durare più a lungo e a rimanere impresse nella memoria di ogni bambino, sono quelle che nascono tra i banchi di scuola. Solitamente il punto di riferimento è un compagno dello stesso sesso, ma può anche accadere che nascono amicizie tra coetanei di sesso differente. Le amicizie alla fine della scuola elementare sono ormai consolidate e solitamente destinate a cambiare con l’ingresso nella scuola media.
Gli amici non sono nostri “cloni”, ma sono un completamento di noi stessi, con i quali si crea una perfetta sintonia per cui anche senza bisogno di grossi discorsi, l’altro sa già cosa vuoi dire e viceversa, anzi l’amico è colui con il quale puoi anche stare in silenzio.
La cosa più importante in un rapporto di amicizia, secondo me, è il rispetto unito naturalmente alla sincerità, alla comprensione ed alla reciproca complicità.
Per mia fortuna nonostante un carattere introverso riesco ad avere dei buoni rapporti di conoscenza con tutti e di vera amicizia con alcuni, non molti. Per la maggior parte si tratta di persone che frequento sin dall’infanzia con cui ho condiviso esperienze belle e brutte, risate e lacrime; siamo molto uniti, scherziamo spesso e ci divertiamo molto.
Francesco Cundari