Volere… "è" volare!
Counseling – 1
“Per l’uomo, essere libero, significa essere riconosciuto e trattato come tale da un altro uomo e da tutti gli uomini che lo circondano” (Michail Bakunin).
“Nella crescita personale tendente alla costruzione di una maturità interiore bisogna mirare ad un’evoluzione graduale, lenta, armonica ed equilibrata. Chi perde di vista una simile realtà, poi si scontra con la concretizzazione di una personalità che risente di alti e bassi“. E’ importante riflettere su un’affermazione del genere per individuare il percorso adatto da seguire al fine di non inciampare in spiacevoli sorprese riguardanti quella parte più nascosta e profonda della nostra identità, che tanto proteggiamo (in modo corretto o meno) e alla quale tanta “forza” attribuiamo senza accorgerci di quanto tenui siano alcuni cedevoli meccanismi di protezione. Il percorso è uno solo: sperimentare , per prove ed errori, la strada corretta da imboccare. All’inizio si è come bambini, che a carponi si avviano senza sapere dove vanno e cosa troveranno.. Ma poi si cresce, i nuovi apprendimenti aiutano ad individuare sempre più la strada corretta e quel dubbio che attanaglia il cervello chiedendo “è questa la strada giusta?” viene chiarito man mano che si sperimenta su se stessi come la scelta compiuta non produca alcun disturbo, alcun conflitto e come renda felici.
Il discorso è generico, può riguardare qualsiasi contesto della vita: lavoro, affetti, tempo libero, desideri. Sarà ciò che si sperimenterà giorno dopo giorno a dare la prova della correttezza della scelta effettuata. “Migliorare se stessi continuamente”(eliminando le sciocche competizioni con gli altri); “dare un senso alla propria esistenza e lasciare una traccia utile a fare crescere gli altri”; proteggersi senza mai aggredire, acuti ma flessibili per evitare o diminuire quegli scontri che deviano dalla strada che conduce alla maturità; essere disponibili verso se stessi e verso gli altri; accettare se stessi e gli altri; rialzarsi con tenacia tutte le volte che inevitabilmente si inciamperà e “rendersi conto della validità che, il proprio operato, rappresenta all’interno della società in cui si vive” (…lo si sottovaluta troppo spesso e non dovrebbe accadere); “essere da esempio per chi ci sta intorno, affinché possano usarci come un parametro di riferimento”; concorrere ad un’evoluzione sociale che possa contaminare il maggior numero di Esseri Umani, affinché, trasmettendo messaggi maturi, si crei un favoloso effetto a catena.
Liberi da ogni tipo di catena producendo una libertà che abbia un effetto a catena!
Avidi di scoprire e godere delle qualità percepite in noi “utili per sé e non dannose per gli altri”.
“Era il senso della bellezza che la liberava di colpo dall‘angoscia e la riempiva di un nuovo desiderio di vivere“. Milan Kundera, “L’insostenibile leggerezza dell‘essere“.
Sentirsi finalmente liberi … Questa frase può comprendere svariati significati; è giusto, quindi, che chiarisca cos’è per me la Libertà… Un tempo questo termine mi faceva pensare all’eliminazione di un “qualcosa” che si è costretti a sopportare in modo coercitivo, terminato il quale, si assapora (o riassapora) la piacevolissima sensazione dell’assenza di quel “qualcosa”. Ho scoperto, in seguito, il significato tratto dalla radice etimologica, derivante dal latino, che cita: “condizione di fare ciò che piace e che fa star bene” e mi sono accorta che questa definizione era più pertinente ai miei pensieri rispetto l’idea che avevo prima.
Se mi si chiedesse oggi di cos’è che vorrei la gente si liberasse, risponderei: dal condizionamento inutile, dannoso e improduttivo del giudizio altrui!
“Dato che non penseremo mai nello stesso modo e vedremo la verità per frammenti e da diversi angoli di visuale, la regola della nostra condotta è la tolleranza reciproca. La coscienza non è la stessa per tutti. Quindi, mentre essa rappresenta una buona guida < A HREF="http://www.marcovalerio.it/aforismicitazioni/hypertext/0156.htm#005422">per la condotta individuale, l’imposizione di questa condotta a tutti sarebbe un‘insopportabile interferenza nella libertà di coscienza di ognuno“.
E’ ovvio che “ognuno di noi è sottoposto a delle regole da rispettare, sia sociali che naturali (…)”.
Spesso, però, ignoranza e altezzosità fanno in modo che tanta gente soffra a causa di ciò che viene detto nei propri confronti: per come si agisce, per ciò che si dice, per come si è fatti, per quello che non si sa fare o si fa in modo errato, per il modo in cui ci si mostra, per le proprie osservazioni, per modi impacciati e volgari, per quello che non si riesce a fare, per risultati che non si riesce a raggiungere e…bla bla bla!
Nel corso del tempo, però, alcuni “fortunati” imparano (grazie a qualcun altro che insegna loro) a ragionare e a riflettere diversamente: scoprono in loro qualcosa di nuovo, che li rende felice, che li fa sentire più “eterei” e che li muove a seguire questa nuova direzione per il desiderio di avvertire sempre più questa nuova e piacevole “leggerezza”, che li spinge a voler levitare quasi, fino a…VOLARE! Ecco a cosa tanti inconsapevolmente aspirano: volare! Volare sulla gente che giudica senza conoscere, sulle persone che muovono critiche non costruttive sottovalutando le sofferenze che provocano, su chi vuole decidere della vita e dei progetti altrui senza neanche chiedere un’opinione, su chi dà per scontato che l’altro non sarà mai in grado di ottenere risultati apprezzabili, su chi pensa di poter raccontare qualsiasi sciocchezza immaginando che l’altro crederà a qualunque cosa.
Ecco cosa tanti bramano: volare! Alcuni sanno di essere solo all’inizio, ma sentono che il momento si avvicina sempre più: stanno per prendere il volo.. Come fossero aerei, avvertono il rumore dei motori, delle eliche; la pista di partenza è lunga ma bellissima, appena asfaltata tutta per loro… la percorreranno alla massima lentezza e poi…spiccheranno il volo!
“Svela a te stesso, senza reticenze, le tue paure più profonde: dopo che lo avrai fatto, la paura non avrà più alcun potere e svanirà, e con essa si allontanerà la paura della libertà. A quel punto sarai davvero libero“.
Non è semplice modificare l’impostazione della propria vita, adattarsi a nuovi modi di pensare chiedendosi spesso “e se stessi sbagliando?”, affrontare diversamente situazioni ed eventi che prima venivano gestiti in altro modo; ci si potrebbe chiedere “allora perché lo fai?”, “perché vuoi cambiare qualcosa nella tua vita?”, “perché non ti senti libero?”. Giusto: perché? Perché ci si accorge improvvisamente di quanto ci si ama, di quanto si desideri amarsi sempre di più e tutto ciò, spesso, necessita dei cambiamenti…
Così, cresce in alcuni un enorme desiderio di pensare di più alla propria vita e di conquistare determinate mete, meditando, però, che non si tratta mai del traguardo definitivo, bensì dell’inizio di un’altra avventura che consentirà loro nuovamente di avvertire quella gioia e quello stare bene al quale tutti gli Esseri Umani dovrebbero aspirare; senza le catene dei pregiudizi, della ignoranza e degli scorretti condizionamenti altrui! Essere liberi di compiere qualsiasi passo e di cadere, perché coscienti della propria capacità di sapersi rialzare; responsabilizzarsi e maturare, voler sbagliare e imparare, voler gestire le ventiquattro ore della propria giornata come si desidera.
Quanti volere… eppure non è sbagliato volere e desiderare che la propria vita sia davvero la “propria” e che , nel rispetto altrui, se ne possa gestire ogni meraviglioso attimo a proprio piacimento: per migliorarsi sempre più, amarsi, star bene con se stessi e con gli altri Esseri Umani, addirittura “contagiandoli” con un diverso (e più corretto) modo di interpretare gli accadimenti, contaminandoli con le proprie visioni.
“Occorre liberarsi delle scorie del passato che turbinano nella memoria come insetti rapaci: sono solo vecchie idee delle quali non abbiamo più bisogno“.
“Vera libertà è potere tutto su se stessi“. Michel de Montaigne.
Sentirsi liberi di valorizzarsi senza presunzioni negative, consapevolizzare ciò che si realizza efficacemente: “applicando le proprie conoscenze per vivere in maniera matura ed equilibrata, perseverando in attività utili e gratificanti, immergendosi in rapporti produttivi e realizzati con amore”.
Liberi dalla schiavitù di svolgere un lavoro che non si ama, riflettendo sull’importanza di sviluppare un lavoro piacevole , che soddisfi le proprie aspettative e che la mattina, appena svegli, dia la carica per alzarsi con gioia dal letto e la carica di ideare, immaginare, programmare con passione le azioni da svolgere nel corso della giornata.
Liberi da quelle, spesso, odiose fasi transitorie che portano ad identificarsi con altri esseri umani ritenuti (erroneamente) migliori; che scoraggiano la possibilità di riuscire, da soli, ad affrontare particolari situazioni; che inducono a competere scorrettamente con il prossimo, a subire dannosi autoritarismi, a ricercare continuamente protezione e sicurezza negli altri perché insicuri della proprie capacità e della possibilità di farcela da soli.
“La libertà non è una cosa che si possa dare; la libertà, uno se la prende, e ciascuno è libero quanto vuole esserlo“ . James Mark Baldwin.
Voler conquistare la libertà è una scelta di vita che cambia la vita. E’ un’aspirazione che bisogna non solo desiderare, ma provare intensamente nella parte più nascosta della propria identità; è qualcosa che si deve desiderare più di ogni altra, di cui il solo pensiero deve far provare brividi tra i più belli, tra i più forti e intensi! Se la si desidera realmente si deve faticare mentalmente per lungo tempo: è impossibile desiderarla oggi e ottenerla domani; è un domani che arriverà di sicuro ma che può tardare a seconda del proprio percorso, dei propri apprendimenti, degli studi fronteggiati, della propria volontà.
“La libertà che significa unicamente indipendenza è priva di qualsiasi significato. La perfetta libertà consiste nell‘armonia che noi realizziamo non per mezzo di quanto conosciamo, ma di ciò che siamo” . Rabindranath Tagore.
Non possono esistere noia, fastidio, negligenza e ozio nel percorso che riguarda l’acquisizione dei nuovi apprendimenti. E’ proprio questo il punto cruciale: non si decide di ottenere ciò che si desidera se non studiando strategie adeguate, eliminando l’attuazione di percorsi “fai da te”, considerando indicazioni e suggerimenti che altri, dopo aver analizzato, raccolto, sperimentato e verificato, sono in grado di fornire per aiutare a spiccare quel volo che tanto ardentemente si desidera. E’ una voglia incontenibile che grida all’indipendenza e all’armonia, al benessere, alla serenità, alla gioia, alla calma totale, ponderata ma spumeggiante, equilibrata ma inebriante. E’ difficile, ma non è impossibile. Volere è…VOLARE!
Dott. Maria Mazzuca