E’consentito registrare le conversazioni telefoniche del coniuge
sospettato di tradimento?
“Sto
per separarmi da mia moglie: pur vivendo nella stessa casa ci ignoriamo. Ho fondati motivi per credere che lei abbia un amante e per averne la certezza vorrei registrare le sue conversazioni a mezzo del telefono di casa: posso farlo?”
Al
marito – o alla moglie – che teme di essere tradito non è consentito registrare le conversazioni telefoniche che il coniuge ha con altri nella casa coniugale, stante la violazione del diritto alla
riservatezza. Come precisato dalla Corte di Cassazione – Sezione
quinta penale – con la
sentenza n. 39827/06, «i doveri di solidarietà derivanti
dal matrimonio, infatti, non sono incompatibili con il diritto alla
riservatezza di ciascuno dei coniugi, ma ne presuppongono anzi
l’esistenza, dal momento che la solidarietà si realizza
solo tra persone che si riconoscono di piena e pari dignità;
tanto vale anche nel caso di infedeltà del coniuge, poiché
la violazione dei doveri di solidarietà coniugale non è
sanzionata dalla perdita del diritto alla riservatezza».
Erminia
Acri-Avvocato
Erminia Acri, iscritta all’Albo degli Avvocati del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza, Patrocinante in Cassazione, esercita la professione di avvocato in materia di diritto civile, diritto del lavoro e previdenza, diritto amministrativo (abilitazione all’esercizio della professione di avvocato conseguita in data 05/05/1998). Consulente legale dell’Inas-Cisl, sede di Cosenza. Attività di docenza, in materia di Diritto di Famiglia, c/o Scuola di Specializzazione in Psicoterapia ad Indirizzo Dinamico (SFPID) – Roma. Iscritta all’Albo dei Giornalisti- Elenco pubblicisti dal 01/07/2006. Responsabile “Area informativa” Progetto SOS Alzheimer On Line
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