Rispondiamo alla domanda di un lettore che ci chiede come si ripartiscono le spese d’acqua tra i condomini.
“Come si suddividono le spese per consumo di acqua in un condominio?”
Il sistema ordinario per la suddivisione delle spese relative al consumo di acqua è quello di dividere la spesa in base ai consumi di ogni unità immobiliare, attraverso la lettura dei singoli contatori, come confermato dalla Corte di cassazione con la sentenza n. 17557/2014: “le spese relative al consumo dell’acqua devono essere ripartite in base all’effettivo consumo se questo è rilevabile oggettivamente con strumentazioni tecniche”.
Tuttavia, a volte accade che gli appartamenti non siano dotati di contatori, in questo caso, se manca una diversa norma contenuta nel regolamento condominiale o in una delibera dall’assemblea condominiale, la ripartizione delle spese dell’acqua si effettua in ragione dei millesimi di proprietà. “…in tema di condominio, fatta salva la diversa disciplina convenzionale, la ripartizione delle spese della bolletta dell’acqua, in mancanza di contatori di sottrazione installati in ogni singola unità immobiliare, va effettuata, ai sensi dell’art. 1123 c.c., comma 1, in base ai valori millesimali delle singole proprietà”( sentenza Corte di Cassazione n.17557/2014).
Erminia Acri-Avvocato
Erminia Acri, iscritta all’Albo degli Avvocati del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza, Patrocinante in Cassazione, esercita la professione di avvocato in materia di diritto civile, diritto del lavoro e previdenza, diritto amministrativo (abilitazione all’esercizio della professione di avvocato conseguita in data 05/05/1998). Consulente legale dell’Inas-Cisl, sede di Cosenza. Attività di docenza, in materia di Diritto di Famiglia, c/o Scuola di Specializzazione in Psicoterapia ad Indirizzo Dinamico (SFPID) – Roma. Iscritta all’Albo dei Giornalisti- Elenco pubblicisti dal 01/07/2006. Responsabile “Area informativa” Progetto SOS Alzheimer On Line
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