Posted on

Pubblicato su Lo SciacquaLingua

Il termine “aborigeno” è spesso usato per designare i popoli nativi di una determinata Regione o Paese; il suo significato e la sua origine sono profondamente radicati nella storia e nella linguistica. Il sintagma in oggetto proviene dal latino “aborigines”, che significa “abitanti originari”. Il prefisso “ab”, ‘da’ e “origo”, ‘origine’ ci fanno capire, immediatamente, che il termine si riferisce a coloro che provengono da (o abitano) una terra fin dai tempi più antichi, insomma, i suoi primi abitanti.

Oggi, “aborigeno” viene adoperato, soprattutto, per designare i popoli nativi dell’Australia, ma è anche impiegato in altri contesti per riferirsi ai primi abitanti di una Regione. Questo termine è ricco di significati storici e culturali in quanto riconosce l’esistenza e i diritti delle popolazioni indigene e la loro connessione ancestrale con la terra.

Quando usiamo il sostantivo “aborigeno” è ‘più corretto’ – secondo chi scrive – adoperarlo al plurale per diverse ragioni. Prima di tutto perché “il plurale” riconosce la diversità degli aborigeni: non sono un gruppo omogeneo, ma piuttosto una vasta gamma di tribù e culture diverse. Il plurale riconosce, quindi, questa diversità e evita di generalizzare. Con l’uso del plurale, inoltre, si dimostra rispetto per le diverse comunità indigene e le loro identità uniche. È un modo, pertanto, di riconoscere che ciascun gruppo ha la propria lingua, cultura e tradizioni. Infine, nella nostra cara lingua italiana è uso corrente utilizzare il plurale per riferirsi a gruppi di persone. Dire e scrivere “gli aborigeni” anziché “l’aborigeno” è, dunque, grammaticalmente corretto e chiarisce che si sta parlando di più individui.

Per concludere queste noterelle: “aborigeno” ha radici profonde nella storia e nella linguistica, e il suo uso al plurale è un segno di rispetto oltre che di accuratezza. Riconoscere, quindi, la diversità e l’identità unica delle comunità indigene è fondamentale al fine di comprendere il loro ruolo e la loro importanza nella storia e nella cultura.

A cura di Fausto Raso

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *