Pubblicato su Lo SciacquaLingua
I cortesi blogghisti “digiuni” di latino ci perdoneranno se segnaliamo questa locuzione latina che significa “giorno fortunato”, uno di quelli da segnare sul calendario.
Quante volte vi sarà capitato di esclamare: che avvenimento, bisogna scriverlo sul calendario! Quest’espressione latina si adopera, quindi, allorché si vuole mettere in risalto un giorno gaio come quello, per esempio, in cui si riceve una visita gradita e inaspettata.
Per i Latini il colore nero era simbolo di sventura, mentre il bianco era il simbolo della felicità, tanto è vero che, in un processo, per dare il voto di condanna o di assoluzione si servivano di sassolini neri o bianchi.
A cura di Fausto Raso
Giornalista pubblicista, laureato in “Scienze della comunicazione” e specializzato in “Editoria e giornalismo” L’argomento della tesi è stato: “Problemi e dubbi grammaticali in testi del giornalismo multimediale contemporaneo”). Titolare della rubrica di lingua del “Giornale d’Italia” dal 1990 al 2002. Collabora con varie testate tra cui il periodico romano “Città mese” di cui è anche garante del lettore. Ha scritto, con Carlo Picozza, giornalista di “Repubblica”, il libro “Errori e Orrori. Per non essere piantati in Nasso dall’italiano”, con la presentazione di Lorenzo Del Boca, già presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, con la prefazione di Curzio Maltese, editorialista di “Repubblica” e con le illustrazioni di Massimo Bucchi, vignettista di “Repubblica”. Editore Gangemi – Roma.