Pensieri, emozioni, stati d’animo di adolescenti (gli alunni dell’IIS “Lucrezia della Valle” di Cosenza) dedicati ai propri nonni, “testimoni del passato, garanzia del presente ed eredi del futuro”.
Cara nonna, oggi voglio dedicarti un po’ del mio tempo, anche se non sarà mai quello che tu dedichi a me e a tutti noi ogni giorno.
Sin da quando ero piccola tu e nonno vi siete sempre dedicati molto ai nipoti e, quindi, anche a me, ma da quando è nato Piero, vi siete trasferiti per essere ancora più vicini a noi e supportare mamma e papà in una situazione inaspettata, difficile. Ho tanto desiderato questo fratellino; ho scelto persino io il suo nome! Mamma e papà volevano chiamarlo Pio, ma a me non piaceva, né immaginavo minimamente quale fosse il vero motivo legato alla scelta del nome.
Poi ho capito che qualcosa non andava.
Pio è il suo secondo nome, perché mamma e papà hanno voluto accontentarmi. Ero ignara di tutto ciò che, invece, tutti voi sapevate già.
Quando ho chiesto perché non fossi stata informata, mi è stato detto che non sarebbe cambiato nulla e che, comunque, lo avremmo amato ugualmente.
Così è stato! La vostra costante presenza in casa nostra rende tutto più facile, più accettabile.
Grazie perché tu e nonno non vi siete mai tirati indietro e avete affrontato tutte le difficoltà insieme con noi. All’inizio mi sembrava difficile comunicare con lui, perché pensavo che non mi capisse; poi, invece, partecipando anche alle sue terapie, ho imparato a farmi capire.
Tu e la dottoressa mi dite sempre che il mio ruolo è importante per la sua crescita. Io sono fiera di questo, ma guai se non ci fossi tu nella nostra vita, soprattutto in quella di Piero.
Chi lo avrebbe accompagnato a fare terapia? Chi lo avrebbe accompagnato a scuola? Chiedo a Dio di darti tanta salute e lo ringrazio perché ha messo te al fianco di Piero e anche noi beneficiamo del tuo supporto!
Grazie, nonna, per essere sempre presente nella nostra vita e per sforzarti di dare a Piero tutto quello che hanno gli altri bambini!
Andrea (14 anni)
A cura di Maria Felicita Blasi