Pubblicato su Lo SciacquaLingua
Qualche giorno fa abbiamo visto l’uso e l’abuso del verbo dire, vediamo ora l’uso e l’abuso del verbo prendere affinché i cortesi lettori, che ci onorano della loro attenzione seguendo le nostre noterelle, possano regolarsi in merito.
Spesso, dunque, scrivendo o parlando adoperiamo il verbo prendere in luogo di uno piú appropriato alla bisogna. Si abusa, insomma, del verbo in oggetto a scapito dell’ “eleganza stilistica” dei nostri scritti (e dei nostri discorsi).Vediamo, come sempre, piluccando qua e là tra le varie pubblicazioni, l’abuso del verbo in oggetto. In corsivo il verbo prendere e in parentesi quello appropriato.
Dopo mesi di indagini e pedinamenti le forze dell’ordine sono riuscite a prendere (catturare, arrestare) gli assassini della prostituta; l’impiegato infedele, sospettato di aver preso (sottratto) dei documenti importanti, è stato licenziato immediatamente; i coniugi premiati hanno preso (adottato) come figli i bimbi scampati alla tragedia; domani il nuovo direttore prenderà (assumerà) l’incarico conferitogli; con l’avvento dell’inverno è facile prendersi (buscarsi) un raffreddore; l’uccello prese (spiccò) il volo e il novello cacciatore restò con tanto di naso; giunti in città i novelli sposi presero (noleggiarono) un’automobile e la visitarono tutta; i rapinatori furono presi (colti) in flagrante e processati per direttissima; il giovane praticante giornalista fu mandato subito a prendere (raccogliere, attingere) notizie sull’accaduto.
A cura di Fausto Raso
Giornalista pubblicista, laureato in “Scienze della comunicazione” e specializzato in “Editoria e giornalismo” L’argomento della tesi è stato: “Problemi e dubbi grammaticali in testi del giornalismo multimediale contemporaneo”). Titolare della rubrica di lingua del “Giornale d’Italia” dal 1990 al 2002. Collabora con varie testate tra cui il periodico romano “Città mese” di cui è anche garante del lettore. Ha scritto, con Carlo Picozza, giornalista di “Repubblica”, il libro “Errori e Orrori. Per non essere piantati in Nasso dall’italiano”, con la presentazione di Lorenzo Del Boca, già presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, con la prefazione di Curzio Maltese, editorialista di “Repubblica” e con le illustrazioni di Massimo Bucchi, vignettista di “Repubblica”. Editore Gangemi – Roma.