Una fetta importante della nostra vita.
Fatica, faccio un po’ fatica a riordinare le idee e a trovare la giusta sintonia con la vita che ha ripreso il suo corso. All’improvviso e senza nemmeno avere il tempo di “ritornare”.
Tutti con le stesse paure, uguali le difficoltà nell’osare. Come sempre in aiuto la logica, aiutata dalla ragione e, non mi stancherò mai di dirlo, dalla Conoscenza.
Tante le cose che si sono meglio delineate, non definite, ma meglio comprese fino a dove arriviamo, fino a dove c’è concesso di arrivare.
Il rispetto di sè.
Dove siamo stati? Cosa è successo?
Uno scuotimento irrazionale che ha sede nella conoscenza della naturalità degli eventi. Cerchiamo a tutti i costi una motivazione a quello che è successo e questo un po’ distoglie dalla necessità di affrontare e risolvere il problema. Ma questa è la giusta strada.
È il momento dell’analisi.
Ci poniamo una lunga serie di domande, ora che la mente ha trovato la razionalità per meglio vedere le cose realmente per come stanno.
Già, come?
Le domande giuste seguono un percorso lineare che va dal pensiero corretto alla conseguente altrettanto corretta formulazione della domanda. Ma nel silenzio che segue l’attesa della giusta risposta si frappone il dubbio e soprattutto l’assenza della soddisfazione del quesito.
Fino a che l’opportunità di mantenere il “sotto controllo” è affidata alla nostra capacità di gestire impedendo la vitalità dell’invisibile, tutto, anche se snervante, ha acquistato e mantenuto un equilibrio. Poi …
Una guerra combattuta con un prezzo caro pagato. Forse una delle risposte risiede nella nostra, si spera, passata superficialità nel non prestare le giuste attenzioni ai settori importanti della vita
No, nessuna lezione di vita. Non è questo quello che intendo.
Ogni cosa ha un significato profondo e ogni cosa ha un ruolo determinante nella costruzione dell’equilibrio.
Non riesco ad immaginare una Natura senza Uomo. Non è questo quello che è successo, quello che si intendeva.
Ricuciamo le ferite, piano piano, ognuno con la giusta conoscenza che ha di se stesso, rispettando i tempi di recupero e prendendo l’energia, ancora una volta, dal cielo che è sempre lì: celeste e vivo.
Fino a quando …
Quando l’azione dilagante e invasiva finisce per mettere in pericolo la sorte dello stesso aggressore, interviene il compromesso!
Tutto puntato sulla convivenza, il più possibile proiettata verso la necessità della sopravvivenza di entrambi. Ora più pacifica.
Questo ci ha insegnato il passato e con moltissima probabilità è quello che avviene oggi e si manterrà in futuro.
26 maggio 2020
Fernanda
Biologa CNR, Counselor. Responsabile “gestione area informativa” Progetto SOS Alzheimer On Line