di Salvatore Claudio Sgroi
Abbiamo in precedenza analizzato la polisemia del termine virus in biologia-medicina e in informatica in italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese. E la sua problematica etimologia, se endogena come neoformazione o esogena come importazione-prestito-dono.
Analoghe domande ci poniamo adesso per il termine complesso anti-virus, a cominciare dalla sua struttura morfologica, se prefissato o composto.
1. Anti- prefisso o “confisso”?
La maggior parte dei dizionari etichetta anti- ‘contro’ come prefisso, per es. antiuomo agg. in mina antiuomo; antinebbia agg. in fari antinebbia; antiscivolo agg., ecc.
I prefissi però non dovrebbero cambiare la categoria del lessema-base con cui si combinano. Invece antiuomo è agg. ma la base uomo è s.m., ecc.
Inoltre, i prefissati comportano la presenza della “testa” morfologica a destra, che risponde alla domanda “è un?”, che manca invece nei presunti (o pseudo) prefissati con anti-, per es. scaricare, sfiducia, scortese, sragionare col prefisso negativo s-. La s/fiducia “è una” ‘fiducia negata’, ecc.
Invece in antiuomo il componente “uomo” non è la “testa” morfologica. L’antiuomo non è “un uomo”, ma “qualcosa contro l’uomo”. Tecnicamente, si tratta non di “prefissati”, ma di “composti esocentrici”, cioè senza testa morfologica, con la testa semantica fuori del lessema.
Sostenere che anti– è “eccezionalmente” un prefisso significa ricorrere alla nozione di “eccezione” che in una teoria è sempre un tallone d’Achille.
In realtà, la nozione di “confisso” inteso come elemento formativo isolabile in parole composte, dotato di un autonomo significato, di origine per lo più greca (ma anche latina), consente di uscire dall’impasse teorico/a. Nel caso di anti- si tratta quindi di composti “esocentrici”, ovvero senza “testa” morfologica, e non già di prefissati.
2. Antivirus: (i) biol.-med. e (ii) inform.
Se virus presenta, come si è precedentemente visto, una duplice accezione in biol.-med. e in inform., sembra naturale aspettarsi la stessa variazione d’uso per il composto antivirus.
2.1. Antivirus biol.-med. in ingl. 1914, 1927
Il composto (non già, ripetiamo, derivato) antivirus s.m. è attestato in inglese nell’Oxford English Dictionary [OED] nell’accezione biol. fin dal 1914 e 1927:
1914: “an antivirus or antitoxin […] destroyed or rendered inert the virus of the disease” (OED); — 1927 H. Plotz tr. A. Besredka:”we will call this substance, ‘antivirus’ ” (OED, che al riguardo precisa: “after German Anti-virus“), con etimo sincronico “anti- prefix [in realtà: confixe] + virus n.”.
2.2. Antivirus biol.-med. in it. 1968
In italiano antivirus appare nel Lessico Universale Italiano (1968 vol. I): “comp. di virus e anti-“, con il nome del (presunto) glottoplaste o onomaturgo: “Termine usato da A. Besredka per indicare una sostanza […] immunitaria”. Alexandre Michailovič Besredka è stato un biologo e immunologo ucraino naturalizzato francese 1870-1940. Ma in tale accez. biol. antivirus manca nel GRADIT e nella lessicografia storica (Grande Diz. della Lingua Ital. [GDLI] del Battaglia) e in quella etimologica (De Mauro-Mancini 2000; lemma assente del tutto in Nocentini-Parenti 2000).
2.3. Antivirus biol.-med. in fr. 1930
In francese antivirus sembra databile con A. Besredka Antivirusthérapie, Paris, Masson 1930. Ma il termine manca in tale accezione nel Trésor de la langue fr. [TLF], in Rey 1992, nel Petit Robert 2011 (che pure registrano virus biol. 1950).
2.4. Antivirus biol.-med. in sp. 1971
Invece in spagnolo antivirus sembra lessicograficamente più vitale: Pequeño Larousse ilustrado di Miguel de Toro y Gisbert – Ramón García-Pelayo y Gross (Buenos Aires, Ediciones Larousse Argentina) 1971: “Substancia que se presenta en los cultivos de microbios y que se opone al desarrollo de los mismos”; — Sánchez Aquilino 2001, Gran diccionario de uso del español actual [GDUEA]: antivirus Comp. adj.: “2. Med.2001 Antivírico“; — Larousse 20073: antivirus farmacia senza ess.; –Salamanca 2006 antivírico o antivirus adj./s.m [med.] senza ess. di antivirus.
Accezione assente invece nel Dicc. de la lengua esp. della Real Academia Esp.[DRAE] 200122 e in DRAE 201423(edición del Tricentenario, on line 2019).
2.5. Antivirus biol.-med. in port. 2004
In port. antivirus s.m. biol. è documentato nel diz. del portoghese europeo di Teixeira 2004 “1. agente que actua destruindo a acção de um vírus”, con etimo sincronico “De anti + vírus“, anti– essendo lemmatizzato come “prefixo” e non come ‘confixo’. Il lemma manca invece nel diz. del portoghese atlantico di Aurelio (19751 e 20043).
2.6. Antivirus biol.-med. in ted. mancante
L’accezione biol.-med. manca, a differenza di quella inform., in ted., stando alla lessicografia (L. Giacoma-S. Kolb 20011, 20092). Nel Wahrig 1966, ried. 1986 (rist. 1991) il lemma è del tutto assente.
3. L’Antivirus (ii) inform. nelle varie lingue
L’accezione inform. di antivirus appare nelle varie lingue lessicograficamente più vitale, ovvero meglio documentata, secondo le lingue.
3.1. Antivirus inform. in ingl. 1988
In ingl. 1988 (OED): “anti-virus could be doubly reverse-enginered”; 1994: “file unerase, backup, antivirus, disk repair”.
3.2. Antivirus inform. in it. 1990, 1992, 1994
In italiano antivirus inform. “der. [recte: composto] di anti- e virus; 1994 (Panorama)” nel GRADIT, nel De Mauro – Mancini 2000; a. 1992 in Sabatini-Coletti; 1990 in Zingarelli 2018-19 s.m. e agg. (inform.) con due ess. installare un a., programma a.; 1994 in Devoto-Oli 2018-19 “Der. [recte: composto] di anti- e virus, col pref. [recte: confisso] anti-; 1994″; nel Battaglia-Sanguineti 2004 Suppl. “Inform.” s.m., “anche con valore aggett.” senza ess., con etimo ibrido: “Comp. dal gr. ´αντί ‘contro’ e da virus” (il virus inform. risalendo al 1990 Lurati).
3.3. Antivirus inform. in fr. 1989
In fr. anti-virus inform. è datato 1989 (P. Robert 2011), lo stesso anno del sost. virus 1989 (P. Robert 2011).
3.4. Antivirus inform. in sp. 1988
Ricca la documentazione di antivirus inform. nella lessicografia spagnola: sp. (Informát) s.m. los antivirus 1988; — adj.: programa antivirus 1997, filtros a. 2006 (Diccionario letterario di Seco-Andrés-Ramos (19991, 20112); — DRAE 200122 (Inform.) adj. e in DRAE 201423(edición del Tricentenario, on line 2019) senza ess. né etimo; — GDUEA 2001: 1. Comp. adj., s/m “informático”, un antivirus; — Clave 1997, 20068: antivirus adj/s.m. con l’es. un programa antivirus, sinon. cazavirus.
3.5. Antivirus inform. in port. 2004
In port. antivirus s.m. “informática” “programa […]” è documentato nel diz. del portoghese europeo di Teixeira 2004 con etimo sincronico “De anti + vírus“, anti– essendo lemmatizzato come “prefixo” e non come ‘confixo’. Il lemma manca invece nel diz. del portoghese atlantico di Aurelio (19751 e 20043).
3.6. Antivirus inform. in ted. 2001
In ted. l’agg. Antivirus- “inform (programma)” e il composto Antivirusprogramm n. (“inform”) appaiono come traducenti ted. del lemma ital. antivirus rispettivamente A. “agg inform” e B. 2 m. “inform”, ne Il nuovo dizionario di Tedesco di L. Giacoma-S. Kolb 20011 = 20092 (Zanichelli) sez. It.-ted.
Nella sez. Ted.-it. appaiono i lemmi Antivirenprogramm “n. inform” col traducente it. “(programma m) antivirus m” e Antivirensoftware “f inform” col traducente it. “software m antivirus”. Il termine è assente nel Wahrig.
4. Conclusione
Alla luce delle varie attestazioni il composto ingl. antivirus sembra aver stimolato l’analogo composto nelle lingue citate nell’accezione biol.-med. (ingl. 1914, 1927) e inform. (ingl. 1988).
Sommario
1. Anti- prefisso o “confisso”?
2. Antivirus: (i) biol.-med. e (ii) inform.
2.1. Antivirus biol.-med. in ingl. 1914, 1927
2.2. Antivirus biol.-med. in it. 1968
2.3. Antivirus biol.-med. in fr. 1930
2.4. Antivirus biol.-med. in sp. 1971
2.5. Antivirus biol.-med. in port. 2004
2.6. Antivirus biol.-med. in ted. mancante
3. L’Antivirus (ii) inform. nelle varie lingue
3.1. Antivirus inform. in ingl. 1988
3.2. Antivirus inform. in it. 1990, 1992, 1994
3.3. Antivirus inform. in fr. 1989
3.4. Antivirus inform. in sp. 1988
3.5. Antivirus inform. in port. 2004
3.6. Antivirus inform. in ted. 2001
4. Conclusione
A cura di Fausto Raso
Pubblicato su Lo SciacquaLingua
Giornalista pubblicista, laureato in “Scienze della comunicazione” e specializzato in “Editoria e giornalismo” L’argomento della tesi è stato: “Problemi e dubbi grammaticali in testi del giornalismo multimediale contemporaneo”). Titolare della rubrica di lingua del “Giornale d’Italia” dal 1990 al 2002. Collabora con varie testate tra cui il periodico romano “Città mese” di cui è anche garante del lettore. Ha scritto, con Carlo Picozza, giornalista di “Repubblica”, il libro “Errori e Orrori. Per non essere piantati in Nasso dall’italiano”, con la presentazione di Lorenzo Del Boca, già presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, con la prefazione di Curzio Maltese, editorialista di “Repubblica” e con le illustrazioni di Massimo Bucchi, vignettista di “Repubblica”. Editore Gangemi – Roma.