Sono seduto e aspetto. Cosa? Aspetto che le mie riflessioni, frutto di idee, entrino in contatto con il mio mondo consapevole e vengano trasferite su carta. Qualunque sia l’argomento da trattare ho bisogno di concentrazione perché le mie idee vengano spinte fuori da una strana energia che mi proviene da dentro.
Ma come ci riesco?
Come faccio a riflettere, scrivere, rileggere? Ci deve essere qualcosa di profondamente misterioso dentro ognuno di noi! Si, ma cosa? Quando ero piccolo pensavo che questa energia mi provenisse dal cibo. In parte è vero perché mangiando si acquisiscono proteine varie che permettono al mio corpo di muoversi. Ma a pensare di mangiare chi me lo dice? Forse lo stomaco con i suoi mugugni!
Risposta sbagliata.
La soluzione è un po’ più complessa da spiegare. Bene, un giorno milioni e milioni di anni fa, qualcosa o qualcuno, ha creato questo immenso Universo dentro cui in una delle sue tante galassie ha posizionato la Terra da dove abbiamo avuto origine noi esseri umani. Fin qui, pare che tutti gli scienziati concordino. L’enorme esplosione di energia detta Big Bang ha creato tutto quello che possiamo osservare. Questa affascinante energia ha poi deciso di manifestarsi in ben quattro modi diversi da cui hanno preso il nome l’energia gravitazionale, elettromagnetica, nucleare forte e debole.
Quindi tutto parte da una sola energia che però si manifesta contemporaneamente in quattro diversi modi. Questa energia è formata da microparticelle chiamate quark che legandosi tra loro formano protoni e neutroni che insieme agli elettroni danno origine agli atomi i quali a loro volta si uniscono a formare le molecole.
Ora, cosa c’entra tutto questo discorso con quella spinta che ci viene da dentro di cui parlavo prima? Ritorniamo per un attimo alle molecole. Proprio loro sono quelle stesse particelle che troviamo nel DNA delle cellule di cui è formato l’essere umano.
È meraviglioso!
Le particelle che si muovono nell’universo sono anche dentro di noi. Da ciò si può dedurre (non per merito mio, ma del medico ricercatore Giovanni Russo) che le stesse energie che influenzano l’universo influenzano anche l’essere umano. Ogni essere umano racchiude in sé, in forme infinitamente più piccole, la stessa energia che governa l’universo. In definitiva esistiamo grazie a questa unica grande energia.
Possiamo considerarci, alla nascita, tutti uguali come potenziale energetico di base. Non esiste alcuna differenza all’origine per cui qualcuno debba considerarsi diverso dagli altri. Non dobbiamo farci ingannare da quegli esseri umani che si considerano dei geni superiori a noi perché così ha voluto qualcuno. Quindi non dobbiamo sentirci inferiori a nessuno perché ci riteniamo incapaci o sfortunati di non essere nati con un intelletto come il loro. La spiegazione per cui alcuni emergono ed altri no è tutt’altra e si chiama apprendimento.
Vediamo un po’ di che si tratta.
Per quanto sia scontato, anche se poco osservato, ognuno di noi pensa e si comporta in base alle conoscenze acquisite. Mi spiego meglio. Non posso pensare di mangiare, camminare, parlare, guidare un’auto, usare un telefono, leggere, ecc. ecc., se prima non ho visto farlo ad altri. I nostri pensieri ed i relativi comportamenti derivanti sono il frutto di acquisizioni di informazioni.
Non si può pensare una cosa che non si conosce!! Ognuno di noi è ciò che sa.
Si può sapere poco o molto, bene o male. È in base a questi parametri ed al modo che ci vengono trasmessi che costruiamo la nostra personalità. Alle volte si ha la possibilità di crescere in un ambiente sereno e stimolante che ci permette un giusto sviluppo delle nostre capacità innate, uguali per tutti, altre volte non capita e si può rimanere imbrigliati nel mare dell’ignoranza. È solo ed esclusivamente questo ciò che fa di noi esseri umani persone diverse in positivo o in negativo. Non esistono alibi dietro cui nasconderci perché ci riteniamo inferiori ad altri. Tutto dipende dall’ambiente in cui cresciamo e da quello che impariamo. Qualcuno potrebbe chiedersi: “E se io sono cresciuto in un ambiente poco sereno, privo di informazioni utili e corrette alla mia crescita, che faccio?
Si cambia.
Si, perché la fortuna dell’essere umano è che possiamo essere ciò che vogliamo, basta buttare gli apprendimenti che ci fanno stare male e che consideriamo inutili e sostituirli con altri che riteniamo corretti per l’appagamento dei nostri bisogni.
Angelo Mazzuca (23 gennaio 2017)
Counselor