Come un eterno viaggiatore
navigo senza un perché
alla ricerca di me stesso, verso un’isola
che tarda a manifestarsi nella sua interezza.
Come un naufrago alla deriva
attraverso mari lontani e inesplorati,
tempeste vertiginose e impetuose
alla ricerca di una musicalità mai trovata.
Come una zattera portata via
dalle onde imponenti e maestose,
vago in questa mia tortuosa esistenza
alla ricerca di te mio dolce amore.
Stanislao Guglielmelli (2 luglio 2018)