Posted on

Pensieri, emozioni, stati d’animo di adolescenti (gli alunni dell’IIS “Lucrezia della Valle” di Cosenza) dedicati ai propri nonni, “testimoni del passato, garanzia del presente ed eredi del futuro”.

Sin da quando ero piccola, sono sempre stata assieme ai miei nonni, perché hanno sempre aiutato i miei genitori, che dovevano lavorare oppure spostarsi per diverse motivazioni. Mi sono sempre confidata con loro e per me sono un grande punto di riferimento.

Anche se la loro mentalità può risultare chiusa sotto alcuni punti di vista, in fondo li capisco perché sono condizionati dall’epoca in cui sono cresciuti.

Credo che i nonni siano molto importanti nella comunicazione familiare, perché fanno da mediatori tra me ed i miei genitori, quando questi ultimi sono arrabbiati con me e non ascoltano ciò che ho da dire; so che non tutto ciò che faccio è giusto, ma vorrei che mi ascoltassero; per fortuna, però, queste situazioni capitano raramente. I miei nonni sono il contrario di mamma e papà: ogni volta che faccio qualcosa che non dovrei fare me lo fanno notare senza, però, urlare e spiegandomi il perché. Infatti, se mi trovo con i miei nonni e accade che i miei genitori iniziano a sgridarmi, perdendo, a volte, anche la calma, loro ascoltano interrompendo le urla di mamma e papà, se ritengono che non ci sia motivo di arrabbiarsi così tanto; se, invece, notano che tutto ciò che dicono è corretto, mi chiedono spiegazioni e mi fanno capire perché e dove ho sbagliato, senza dover alzare la voce. È anche capitato che io non abbia voluto ascoltare i rimproveri di mamma e papà perché in quel momento ritenevo che non fossero giusti e i miei nonni, prendendomi da parte, mi hanno spiegato con toni pacati ciò che i miei genitori avrebbero voluto dirmi. Proprio perché mi parlano con voce calma, spesso mi fanno cambiare idea, perché io capisco che forse i miei genitori hanno ragione e cerco di scusarmi con loro, nonostante, a volte, sia difficile.

Il loro ruolo di mediatori favorisce un clima più disteso e una comunicazione meno problematica tra me e i miei genitori, al punto che riusciamo meglio a ragionare, cercando un dialogo calmo e pacifico.

Francesca (14 anni)

A cura di Maria Felicita Blasi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *