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Pensieri, emozioni, stati d’animo di adolescenti (gli alunni dell’IIS “Lucrezia della Valle” di Cosenza) dedicati ai propri nonni, “testimoni del passato, garanzia del presente ed eredi del futuro”.

Avere dei nonni rappresenta il bene più prezioso che un essere umano possa avere.

I nonni sono rifugio e fonte di vizi per ogni bambino; spesso sono anche l’affetto che un genitore non riesce a dare.

Non posso dire di conoscere appieno queste emozioni, poiché, essendo straniera, i miei nonni si trovano tutti all’estero e riesco a vederli solo una o al massimo due volte all’anno.

I miei nonni sono separati sin da quando mia madre era molto piccola; quando vado nel mio Paese, incontro solamente mio nonno materno.

Mia madre mi ha raccontato che quando ero piccola mi lasciò con mia nonna materna per due anni mentre lei, per cercare lavoro, si trasferiva in Italia, dove successivamente portò anche me.

Qualche anno dopo la nascita di mia sorella, attualmente undicenne, siamo tornati nel nostro Paese d’origine e abbiamo fatto visita a mia nonna; i rapporti pare che si siano ristabiliti, sebbene la sua presenza come nonna e come madre risulti piuttosto carente.

Ho notato che con mia madre è completamente distante e disinteressata. Purtroppo, mio nonno paterno è venuto a mancare tre anni fa e, sebbene ci siano occasioni in cui andiamo a trovare la mia nonna paterna, la vedo raramente, in quanto è ammalata.

Tuttavia, mi considero fortunata poiché in Italia ho trovato delle persone anziane che sono diventate per me importanti punti di riferimento, in quanto, sin dal nostro arrivo, hanno agito come veri nonni nei nostri confronti: si prendono cura di me e delle mie sorelle quando i nostri genitori lavorano, ci preparano da mangiare e acquistano per noi, particolarmente per le mie due sorelle più piccole, non solo ciò di cui abbiamo bisogno, ma anche quello che desideriamo, tanto che noi li chiamiamo “nonni”.

Tuttavia, ammetto che avrei desiderato crescere accanto ai miei veri nonni e averli entrambi nella mia vita. Sento un po’ di tristezza nel cuore quando i miei coetanei mi raccontano che vanno spesso a casa dei loro nonni, quasi ogni domenica o addirittura ogni giorno; io, purtroppo, non posso fare lo stesso!

Stefania, 17 anni

A cura di Maria Felicita Blasi

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