Pubblicato su Lo SciacquaLingua
Ciò che stiamo per scrivere farà venire l’orticaria ai linguisti e ai lessicografi perché proponiamo di aggettivare i nomi dei giorni della settimana, come “domenicale”, l’unico aggettivo attestato nei vocabolari dell’uso. Insomma, se da domenica abbiamo “domenicale” perché non possiamo avere, per esempio, “giovediale”, da giovedì? Come aggettivarli? Aggiungendo al nome il suffisso “-ale”, come da grammatica. Quindi:
Lunedì -> Lunediale
Martedì -> Martediale
Mercoledì -> Mercolediale
Giovedì -> Giovediale
Venerdì -> Venerdiale
Sabato -> Sabatale
Vogliamo vedere come “funzionerebbero”? La messa sabatale è valida per quella domenicale.
Certi di non avere bestemmiato e di non avere usato un linguaggio escrologico (ipotetico termine per linguaggio volgare o inappropriato), rimandiamo al mittente gli eventuali improperi.
PS: ci siamo accorti, per caso, che “sabatale” si trova qui.
A cura di Fausto Raso
Giornalista pubblicista, laureato in “Scienze della comunicazione” e specializzato in “Editoria e giornalismo” L’argomento della tesi è stato: “Problemi e dubbi grammaticali in testi del giornalismo multimediale contemporaneo”). Titolare della rubrica di lingua del “Giornale d’Italia” dal 1990 al 2002. Collabora con varie testate tra cui il periodico romano “Città mese” di cui è anche garante del lettore. Ha scritto, con Carlo Picozza, giornalista di “Repubblica”, il libro “Errori e Orrori. Per non essere piantati in Nasso dall’italiano”, con la presentazione di Lorenzo Del Boca, già presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, con la prefazione di Curzio Maltese, editorialista di “Repubblica” e con le illustrazioni di Massimo Bucchi, vignettista di “Repubblica”. Editore Gangemi – Roma.