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Pensieri, emozioni, stati d’animo di adolescenti (gli alunni dell’IIS “Lucrezia della Valle” di Cosenza) dedicati ai propri nonni, “testimoni del passato, garanzia del presente ed eredi del futuro”.

Se pensiamo ad un abbraccio, ad un sorriso o anche ad un bacio, gesti che scaldano il cuore, a me vengono in mente subito i nonni, in particolare mia nonna che non c’è più. Grazie a lei ho capito cosa significa  essere amati da qualcuno, essere capiti e ascoltati.

Quando ero piccolina trascorrevo tantissimo tempo sia con lei che con gli altri nonni; giocavamo e scherzavamo; mi lasciavano fare sempre qualcosa che mamma non mi avrebbe consentito di  fare. Nonostante la loro età, erano sempre i primi a voler fare qualcosa pur di rendermi felice. Mio nonno, tutte le mattine, accompagnava a scuola me e  mio cugino,  raccontandoci filastrocche dei suoi tempi e facendoci entrare un po’ anche nella sua gioventù. Si può pensare che quando si hanno molti nipoti qualcuno venga spesso trascurato, invece con loro non era così: quando stavano con qualcuno di noi davano veramente tanto a tutti.

Quando mia nonna morì, ho capito di aver perso tutto. Mi sentivo sola, ma soprattutto smarrita e la sua perdita è stata una delle cose più dolorose che potessi mai provare. Da quell momento, ho iniziato a pensare che non avrebbe avuto senso continuare a vivere perché mi mancava la cosa più importante che mi dava la forza e l’amore. Infatti sento di esserle grata infinitamente per essere stata la mia seconda mamma e la mia migliore amica.

Nonostante la sua perdita ho cercato di non trascurare gli altri nonni. Da quel momento, quando mi sorridono, mi abbracciano e mi  raccontano qualcosa,  mi riempiono il cuore di gioia, dandomi quel senso di serenità e di amore.

Maria Michelina (15 anni)

A cura di Maria Felicita Blasi

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