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Pensieri, emozioni, stati d’animo di adolescenti (gli alunni dell’IIS “Lucrezia della Valle” di Cosenza) dedicati ai propri nonni, “testimoni del passato, garanzia del presente ed eredi del futuro”.

Cara nonna, da quando non ci sei più la mia vita certamente è cambiata, ma mi sorprende il fatto di non avvertire quel senso di vuoto che ha provato la mia amica del cuore nel momento in cui la nonna è volata in cielo.

Lei mi racconta sempre che non riesce ad accettare la sua assenza; la nonna viveva in casa sua, quindi tutto le parla ancora di lei.

Io cerco di imitarla in qualche  modo, quando capita che parliamo dei nonni che non ci sono più,  anche se non ci riesco completamente.

Forse perché non ho vissuto appieno il rapporto con te.

Ero troppo piccola quando sono accadute alcune cose poco belle e credo che mamma e papà non mi abbiano mai detto la verità.

Non conosco tutto ciò che è successo; so soltanto che mi dispiace non averti sentita mai abbastanza vicina; addirittura non ti ho mai considerata una vera e propria nonna.

Oggi in classe mi viene proposto di scrivere una lettera ai nonni e io ho pensato a te.  Non sarà facile, ma cercherò di scrivere qualcosa!

Il mio primo ricordo è quello più triste: l’immagine di quel brutto contenitore di legno, con tanti merletti bianchi e tu coricata lì, come se stessi dormendo.

Poi siamo andati via, perché mamma non ha voluto che io rimanessi lì, dove mi aveva portato papà affinché potessi salutarti per l’ultima volta. Qualche volta chiedo a zia di parlarmi di te, ma, per quanto lei possa raccontarmi qualcosa, sento che nulla mi appartiene. Peccato! Nonostante tutto, però, spero che da lassù tu possa avere un pensiero anche per me!

Gabriella (15 anni)

A cura di Maria Felicita Blasi

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