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Mente e dintorni è una rubrica (nata da una fortunata serie televisiva) che ci porta a curiosare nei meandri della nostra personalità, per scoprirne i segreti e capire i motivi per cui compaiono i disturbi e, ovviamente, prendere rimedio.

Perché, conoscersi e comprendersi, aiuta senz’altro a vivere meglio

In questa cinquantacinquesima puntata, ci occuperemo di come riconoscere il disturbo Borderline di personalità

Susanna Kaysen è una ragazza senza problemi particolari, almeno in apparenza. Tutt’al più, l’evidenza di un cattivo rapporto con i propri genitori. Ma, a guardarla “dentro” è, in realtà, piena di insicurezze e vulnerabilità psicologiche.

Dopo aver assunto un intero flacone di aspirine insieme a della vodka, subisce un ricovero in un centro psichiatrico.

Da quel momento si scopre che, Susanna, soffre di un disturbo borderline di personalità, reso ancor più problematico dal difficile rapporto soprattutto con la propria madre, in profondo contrasto con lei per via del suo comportamento disordinato e disorganizzato e della sua sessualità promiscua.

Questa è la trama di “ragazze interrotte”, film del 1999 interpretato, fra gli altri, dall’attrice Angelina Jolie.

La protagonista ha una percezione di sé altamente instabile, caratterizzata da una reattività emozionale estrema che, attraverso la redazione di un diario quotidiano, la porta a esprimere i tanti dubbi esistenziali su di sé e su tutto ciò che la circonda

Attraverso delle difficili esperienze e un lungo percorso di recupero, smetterà di fuggire da sé stessa e inizierà ad accettare la vita in ogni sua sfumatura

Quest’opera cinematografica, tratteggia i contorni del mondo “borderline”: quel tratto d’unione fra le personalità che “soffrono” e che si trovano in quello spazio virtuale che va dal quadro nevrotico alle problematiche dello spettro psicotico.

Abbiamo trattato finora i “Disturbi di Personalità di Classe A” (Paranoide, Schizoide e Schizotipico) che mettono in mostra aspetti bizzarri ed eccentrici di una personalità che ha, di fondo, paura e sospettosità.

Ora siamo entrati nel quadro dei “Disturbi di Personalità di Classe B” (Borderline, Narcisistico, Antisociale, Isterico e Istrionico) che manifestano un aspetto prevalente di drammaticità emotiva.

Vista la complessità dell’argomento, divideremo la trattazione del Disturbo Borderline, in tre parti:

  1. Descrizione e differenza fra organizzazione Borderline di Personalità e Disturbo Borderline di Personalità
  2. Comprensione psicodinamica e aspetti neurobiologici
  3. Trattamento

Lo psichiatra tedesco (naturalizzato americano) Otto Kernberg, uno dei massimi esponenti scientifici del “mondo Borderline”, ha delineato tre stadi di “organizzazione di Personalità” che, escludendo la condizione di normalità e procedendo per gravità, prevede (come abbiamo già osservato in una puntata specifica) un:

  • livello nevrotico
  • Livello borderline, diviso in alto, medio e basso funzionamento
  • Livello psicotico

Per quanto riguarda la vasta area Borderline, le caratteristiche sintomatologiche comuni sono:

  • Io “colabrodo”, con mancanza di sicurezza di sé;
  • incapacità di tollerare le frustrazioni, di posticipare il soddisfacimento di un impulso, di modulare gli affetti e di tollerare l’angoscia;
  • esame di realtà instabile;
  • scivolamento verso processi di pensiero primari/ infantili – simil psicotici (in cui prevale l’azione impulsiva senza riflettere);
  • “dispersione dell’identità”, con aspetti contraddittori di sé e degli altri tenuti separati (come dire, osservare la pagliuzza nell’occhio dell’altro senza rendersi conto della trave che si ha nel suo)
  • relazioni interpersonali caotiche e complesse, molto sofferte, con angoscia di abbandono;
  • profondo conflitto fra come si vorrebbe essere, quello che si vorrebbe avere e i “conti” da fare con la realtà;
  • scarsa consapevolezza della propria sofferenza

Nel dare forma alla nostra vita, siamo la stecca da biliardo, il giocatore o la palla? Siamo noi a giocare, o è con noi che si gioca?”(Zygmunt Bauman)

Questa domanda posta dal famoso Filosofo e Sociologo polacco, ci richiama all’attenzione la convinzione di molti esperti, i quali ritengono che, da tempo, ci troviamo a vivere in una Società che ha deposto i valori del Passato, per andare incontro a un Futuro di cui non conosce i contenuti.

Nel mentre, tutto si snoda all’interno di un frenetico dinamismo senza regole che “sa” molto di Borderline al punto tale da aver coniato il termine (osservando gli usi e i costumi contemporanei) di “Società liquida”.

Infatti, se osserviamo i comportamenti delle persone intorno a noi, troveremo manifestazioni caratteriali che si avvarranno di meccanismi di difesa “borderline”, cioè alquanto “primitivi” come, ad esempio:

  • La Scissione (considerando sé stessi e gli altri, come totalmente buoni o cattivi, senza mezze misure);
  • l’Onnipotenza;
  • L’Idealizzazione (con attribuzione di qualità esageratamente positive a sé o agli altri);
  • La Svalutazione (con attribuzione di qualità esageratamente negative a sé o agli altri);
  • L’Identificazione Proiettiva (con proiezione sugli altri di quello che, di sé stessi, non si accetta con conseguente sentimento di rabbia e, successivamente, di senso di colpa).

È chiaro che, pur provenendo, molti di noi, da questo “brodo primordiale”, ciascuno si esprimerà in maniera più o meno problematica in ragione di una moltitudine di fattori che influenzeranno il nostro “funzionamento” di personalità e che vedremo meglio nel prosieguo.

Questa variabilità, potrà dar luogo alla vastità di disturbi di personalità che stiamo affrontando.

Nel caso in cui si manterranno (senza diluizioni, compensazioni, miglioramenti, etc.) le colonne portanti dell’Organizzazione Borderline di Personalità (soprattutto se a medio a o basso funzionamento), ecco che avremo un quadro di Disturbo Borderline di Personalità che, quindi, sarà caratterizzato da:

  • Sforzi disperati di evitare un abbandono reale o immaginario;
  • Relazioni interpersonali instabili e intense (con idealizzazione e svalutazione);
  • Immagine di sé marcatamente instabile;
  • Impulsività ed esagerazioni maniacali (nell’uso dei soldi, nel cibo, nel sesso, nell’eventuale utilizzo di droghe, attraverso una guida pericolosa, etc.);
  • Minacce o gesti di comportamenti suicidari o automutilanti;
  • Sentimento cronico di vuoto;
  • Rabbia immotivata, intensa e con difficoltà di controllo;
  • Sospettosità o gravi sintomi dissociativi in caso di stress.

Nella prossima puntata, cercheremo di capire (anche attraverso degli esempi opportuni), i motivi per cui si possono manifestare caratteristiche e difficoltà del “mondo borderline”.

Per il momento, possiamo salutarci, soffermandoci sull’interessante riflessione di Zygmunt Bauman

Ci si sente liberi nella misura in cui l’immaginazione non supera i desideri reali e nessuno dei due oltrepassa la capacità di agire.

Con la speranza e l’obiettivo di essere stato utile per conoscere sempre meglio chi incontriamo (soprattutto quando ci guardiamo allo specchio), vi do appuntamento alla prossima puntata, nella quale ci occuperemo della comprensione psicodinamica e degli aspetti neurobiologici del Disturbo Borderline di Personalità

Questo video riassume, semplificandoli, i contenuti finora espressi, offerti con una delicata base musicale. Buona “degustazione”

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