Pubblicato su Lo SciacquaLingua
“Lo psittacismo!
Che cosa è?”, si chiese il piccolo Armando, dopo essere stato rimproverato dal suo insegnante in quanto il fanciullo, nelle interrogazioni, si faceva sempre scudo del sintagma del titolo per essere sicuro di non sbagliare. Cosa è, dunque, lo psittacismo?
Non è certo un invito a tacere (pss, taci!), come verrebbe da/di pensare stando al “suono” del termine.
Non tutte le grammatiche della lingua italiana trattano l’argomento; Armando, infatti non conosceva il significato. In termini terra terra lo psittacismo consiste nel ripetere meccanicamente, senza comprenderne il significato, le parole altrui, come fa un pappagallo.
E il lessema in oggetto proviene proprio dal… pappagallo. È, infatti, il greco “psittakòs” (pappagallo) con l’aggiunta del confisso “-ismo”.
A cura di Fausto Raso
Giornalista pubblicista, laureato in “Scienze della comunicazione” e specializzato in “Editoria e giornalismo” L’argomento della tesi è stato: “Problemi e dubbi grammaticali in testi del giornalismo multimediale contemporaneo”). Titolare della rubrica di lingua del “Giornale d’Italia” dal 1990 al 2002. Collabora con varie testate tra cui il periodico romano “Città mese” di cui è anche garante del lettore. Ha scritto, con Carlo Picozza, giornalista di “Repubblica”, il libro “Errori e Orrori. Per non essere piantati in Nasso dall’italiano”, con la presentazione di Lorenzo Del Boca, già presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, con la prefazione di Curzio Maltese, editorialista di “Repubblica” e con le illustrazioni di Massimo Bucchi, vignettista di “Repubblica”. Editore Gangemi – Roma.