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Mente e dintorni è una rubrica (nata da una fortunata serie televisiva) che ci porta a curiosare nei meandri della nostra personalità, per scoprirne i segreti e capire i motivi per cui compaiono i disturbi e, ovviamente, prendere rimedio.

Perché, conoscersi e comprendersi, aiuta senz’altro a vivere meglio.

In questa quarantanovesima puntata, inizieremo il cammino nel mondo dei “Disturbi di personalità”

Nessun uomo entra mai due volte nello stesso fiume perché, il fiume non è mai lo stesso e, lui, non è lo stesso uomo. (Eraclito)

La riflessione del famoso filosofo greco vissuto fra il 535 e il 475 Avanti Cristo, ci introduce a una visione dell’essere umano poco statico e molto dinamico. Nel corpo e nello spirito.

Infatti, volendo inquadrarne la sua personalità, potremmo prendere a prestito quanto ha spiegato il prof. Vittorio Lingiardi, definendola come:

Modalità strutturata e relativamente stabile di sentire, pensare e rapportarsi a sé stessi e all’ambiente, che deriva da fattori costituzionali, evolutivi e sociali e che,  quindi, è soggetta a continui rimaneggiamenti, dall’infanzia alla maturità.

E volendo entrare un po’ più nello specifico “costituzionale” (con un pizzico di cibernetica), potremmo descrivere la personalità, in questo modo:

L’insieme degli elementi che consentono l’acquisizione di informazioni, l’elaborazione delle medesime e la loro comunicazione, mediante mezzi psicofisici caratterizzando, in tal modo, la peculiarità di un individuo.

Da quanto espresso, intuiamo che, ogni personalità, è costituita da una costellazione di tratti, diversi da un individuo all’altro e variabili, nel tempo, all’interno di uno stesso essere umano.

Questi tratti”, in buona sostanza, sono:

  • Gli  elementi distintivi del carattere
  •  I modi costanti di percepire, pensare e rapportarsi.

Nel momento in cui ci troviamo di fronte ad aspetti rigidi e maladattativi, siamo esposti alla possibilità di significative alterazioni nel funzionamento globale della persona, aprendo le porte al rischio di disturbi di personalità.

Abbiamo visto, nelle puntate dedicate, che esistono (secondo la classificazione dello psichiatra Otto Kernberg) diversi livelli di organizzazione di personalità

  • livello Nevrotico;
  • livello dello Stato limite, di Confine o Borderline (ad “alto”, “medio” e “basso” funzionamento);
  • livello Psicotico.

I criteri da valutare, per orientarsi nella classificazione dei diversi livelli di organizzazione di personalità, sono.

  • Funzionamento dell’Io (capacità di giudizio; controllo delle pulsioni;  tolleranza delle frustrazioni, etc.)
  • Rapporto con la realtà
  • Stili difensivi (i differenti meccanismi di difesa)
  • Aree di funzionamento globale della persona.

All’interno dei diversi livelli di organizzazione di personalità, si collocano i vari disturbi.

Il disturbo di personalità è definito come un insieme di risposte emotive, cognitive e comportamentali che deviano dalle aspettative (per età, genere e cultura) e che sono causa di grande disagio in chi ne soffre.

Nel DSM-5, la definizione di disturbo della personalità indicaun modello abituale di esperienza interiore e di comportamento che devia marcatamente rispetto a quanto ci si aspetterebbe dalla cultura dell’individuo e si manifesta almeno in una delle seguenti aree: cognitività, affettività, funzionamento interpersonale e controllo degli impulsi.”

Da quanto appena espresso, appare evidente l’importanza di avere chiarezza sia nel funzionamento che nell’organizzazione di personalità.

Questi elementi, infatti, possono aiutarci a capire se il carattere di chi manifesta il disturbo,  non riesce ad adattarsi, ad esempio, per problemi durante la crescita o perché, invece, è portatore sano di germi di innovazione

Ad esempio, molto di quello che appariva strano nel diciannovesimo secolo (anche in tema di rispetto dei diritti umani), oggi è considerato normale se non, addirittura, auspicabile,

CLASSIFICAZIONE DEI DISTURBI DI PERSONALITA’

Gruppo A: Disturbi di personalità Schizotipico, Paranoide, Schizoide (Bizzarri, eccentrici)

Gruppo B: Disturbi di personalità Antisociale, Borderline, Istrionico e Narcisistico (Drammatici, emotivi)

Gruppo C: Disturbi di personalità Evitante, Dipendente e Ossessivo Compulsivo.

Non Altrimenti Specificati – NAS (Quando nessun altro disturbo di personalità definito nel DSM viene riscontrato; essi sono: Disturbo sadico di personalità; Disturbo masochistico di personalità; Disturbo depressivo di personalità; Disturbo di personalità passivo-aggressivo;  Disturbo haltlose di personalità, basato su estreme forme di egoismo)

I disturbi maggiormente incidenti sul peggioramento della qualità della vita, rientrano nel gruppo A e nel gruppo B

Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno (Mark Twain)

Con la speranza e l’obiettivo di essere stato utile per conoscere sempre meglio chi incontriamo (soprattutto quando ci guardiamo allo specchio), vi do appuntamento alla prossima puntata, nella quale (prima di approfondirci nei diversi disturbi di personalità)  faremo quattro passi nel mondo del “delirio”

Questo video riassume, semplificandoli, i contenuti finora espressi, offerti con una delicata base musicale. Buona “degustazione”

2 Replies to “I disturbi di personalità”

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