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In teatro, la recita

si chiude fluttuando il sipario,

si accendon le luci.

Sorridenti han gli occhi gli attori,

dimentichi della notturna ansietà.

Forte applaudono i compagni contenti,

il direttore, il comandante, gli agenti.

Soddisfatti gli educatori,

senza enfasi, ai docenti fan compagnia,

convivendo dei reclusi le ambascie, le ansie.

Per un’ora si sono obliate le sbarre,

i cancelli non hanno sbattuto,

lì sul palco, si è gioito, parlato, scherzato,

come chi è al di fuori del muro.

Grate e tacite, umilmente, si levano al cielo,

del buon padre e di Paolo le preci.

Poi, stasera, di nuovo in sezione

nelle celle, con le sbarre, i cancelli,

a riprender la vita del carcere,

le sue regole, gli usi, gli orari

 Antonio Vincenzo Simonetti (Casa circondariale di Cosenza) – 3 luglio 2002

Si ringrazia Adelina gentile per la trascrizione