Mente e dintorni è una rubrica (nata da una fortunata serie televisiva) che ci porta a curiosare nei meandri della nostra personalità, per scoprirne i segreti e capire i motivi per cui compaiono i disturbi e, ovviamente, prendere rimedio.
Perché, conoscersi e comprendersi, aiuta senz’altro a vivere meglio.
In questa trentatreesima puntata, ci occuperemo di due particolari meccanismi di difesa “maturi”: ANTICIPAZIONE E UMORISMO
Come precisato nelle altre puntate, questo lavoro riguardante i Meccanismi di difesa, si basa su una delle scale di valutazione più rigorose e affidabili (il cui acronimo è “DMRS “): quella di John Christopher Perry, ripresa e approfondita dal prof. Vittorio Lingiardi, nelle sue pubblicazioni specifiche.
“Adorava gli aeroporti: le piacevano l’odore, il rumore, l’atmosfera, la gente che correva qua e là con le valigie, felice di partire, felice di tornare. Le piaceva vedere gli abbracci, cogliere la strana commozione dei distacchi e del ritovarsi. L’aeroporto era il posto ideale per osservare le persone, e la riempiva sempre di un piacevole senso di anticipazione, come se stesse per succedere qualcosa.”[Cecelia Ahern, P.S. I Love You]
Quello dell’Anticipazione, è un meccanismo di difesa dall’angoscia, mediante cui si affrontano i conflitti emozionali o i fattori stressanti interni ed esterni vivendo reazioni emotive che sono il risultato dell’immaginazione di eventi che possono verificarsi nel futuro, oppure anticipando col pensiero le conseguenze di questi eventi e prendendo in considerazione più risposte o soluzioni alternative in maniera più pragmatica possibile.
L’anticipazione. è considerata un meccanismo di difesa di alto livello poiché consente la gestione dei conflitti mediante un’attività razionale consapevole e finalizzata alla risoluzione dei problemi.
Ovviamente va distinta dai meccanismi fobico ossessivi che portano ad angosciarsi all’idea di catastrofi, anche improbabili.
È, piuttosto, un sistema di autoorganizzazione mentale, nel prevedere costi e benefici di scelte e di come affrontare i problemi che ne scaturiranno.
Ad esempio: “Ero consapevole delle difficoltà che avrei incontrato nell’esporre, alla mia famiglia, la scelta di cambiare città e lavoro. Ho trascorso l’intera giornata precedente all’incontro con loro, immaginando cosa avrebbero provato. In questo modo, sono riuscito, partendo da quella sofferenza che era diventata anche la mia, a spiegare l’importanza di quel passo. Doloroso ma necessario”.
Altro ambito di utilizzo “protettivo” è quello dell’anticipazione del lutto, cioè la preparazione alla perdita e alla elaborazione di un lutto che si preannuncia.
Come abbiamo già osservato e analizzato, la negazione del lutto ha una funzione disadattiva mentre il meccanismo di anticipazione del lutto e il processo di elaborazione del lutto permettono di continuare a dare spazio, nella mente, a nuove prospettive.
Diagnosi differenziale
Fantasia autistica. L’individuo che utilizza la fantasia non ha l’intenzione di mettere realmente in pratica le azioni immaginate: utilizza, piuttosto, la fantasia come un sostituto dell’azione, o della risoluzione di un problema. L’anticipazione, invece, non sostituisce l’appagamento di un desiderio a una realtà piena di dolore, ma implica una preoccupazione realistica e anticipa la sofferenza. Per individuare tutte le possibili soluzioni.
Annullamento retroattivo e preoccupazione ossessiva. L’anticipazione differisce dall’annullamento retroattivo e dalla preoccupazione ossessiva in quanto evita un pensiero stereotipato, ripetitivo e comporta un maggior investimento motivazionale nell’immaginare.
Ma non tutto si trova alla portata della nostra capacità risolutiva perché, come sosteneva il Filosofo Piero Prini,
“L’uomo si coglie come anticipazione e progetto ma non sa verso dove, alla fine, valga la pena davvero andare.”
E, quindi, viene in soccorso il meccanismo di difesa dell’Umorismo perché, in fondo:
“L’umorismo è un’affermazione di dignità, una dichiarazione della superiorità dell’uomo su tutto ciò che gli accade.” (ROMAIN GARY)
Definizione e funzione
Meccanismo di difesa che consente di affrontare conflitti emotivi e fonti di stress interne o esterne enfatizzando gli aspetti divertenti o ironici del conflitto o della fonte di stress, in un modo che consenta a tutti di condividere ciò, e non a spese di qualcuno, come nel caso di commenti derisori o pungenti.
La frustrazione dovuta al conflitto è temporaneamente mitigata in modo tale che sia il soggetto che gli altri, possano sorridere con una certa “leggerezza” emotiva.
Diagnosi differenziale
Svalutazione. Differisce dall’umorismo in quanto denigra l’immagine del proprio bersaglio con il sarcasmo, l’umorismo pungente o commenti sprezzanti: la svalutazione è a spese di qualcuno e genera il risentimento del bersaglio prefissato. Questo è vero anche quando il soggetto svaluta sé stesso, determinando una ulteriore diminuzione della stima di sé.
Aggressione passiva. Può comportare un tentativo di essere spiritosi, ma è umiliante e impedisce che si affrontino i conflitti e le tensioni o distrae il soggetto o gli altri dal continuare il lavoro.
Non bisogna, quindi, considerare presente questa difesa semplicemente perché si racconta una barzelletta o ci si esprime con una osservazione divertente.
Piuttosto è lo scopo di mitigare un grave stress o un conflitto emotivo che rende l’umorismo una difesa.
“Se siete seri, siete bloccati. L’umorismo è la via più rapida per invertire questo processo. Se potete ridere di una cosa, potete anche cambiarla.” (RICHARD BANDLER)
Con la speranza e l’obiettivo di essere stato utile per conoscere sempre meglio chi incontriamo (soprattutto quando ci guardiamo allo specchio), vi do appuntamento alla prossima puntata, nella quale parleremo di “Autoaffermazione”
Questo video riassume, semplificandoli, i contenuti finora espressi, offerti con una delicata base musicale. Buona “degustazione”
Direttore Responsabile “La Strad@” – Medico Psicoterapeuta – Vicedirettore e Docente di Psicologia Fisiologica, PNEI & Epigenetica c/o la Scuola di Formazione in Psicoterapia ad Indirizzo Dinamico SFPID (Roma/ Bologna) – Presidente NEVERLANDSCARL e NEVERLAND “CAPELLI D’ARGENTO” ETS (a favore di un invecchiamento attivo e a sostegno dei caregiver per la Resilienza nel Dolore Sociale) – Responsabile Progetto SOS Alzheimer realizzato da NEVERLAND “CAPELLI D’ARGENTO” ETS – Responsabile area psicosociale dell’Ambulatorio Popolare (a sostegno dei meno abbienti) nel Centro Storico di Cosenza – Componente “Rete Centro Storico” Cosenza – Giornalista Pubblicista – CTU Tribunale di Cosenza.
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