Pensieri, emozioni, stati d’animo di adolescenti (gli alunni dell’IIS “Lucrezia della Valle” di Cosenza) dedicati ai propri nonni, “testimoni del passato, garanzia del presente ed eredi del futuro”.
Cara nonna, vorrei tanto sapere come stai, ma soprattutto vorrei tanto abbracciarti. Non so se da lassù mi guardi; da una parte, spero di no, perché ho una paura incredibile che tu possa essere delusa da me.
Ti penso sempre e ogni volta che mi affaccio dal balcone e vedo una stella penso che quella sia tu a guardarmi, insieme con nonno. Anche lui mi manca tanto, nonostante fossi troppo piccola quando è andato via. Ancora, però, ricordo quando non stava bene e, quando uscivo dall’asilo, con papà venivamo a casa vostra, per fargli le punture.
Ve ne siete andati troppo presto; avrei voluto potervi godere di più, specialmente te, nonna…ancora oggi sento che siamo in sintonia, anche se da due luoghi diversi e lontani!
Vorrei tornare a casa e trovarti lì a cucinare qualcosa di buono, come facevi quando eri in vita e come mi racconta sempre papà.
Vorrei che mi raccontassi ancora qualche storia su papà, qualche sua monelleria che ti faceva tanto arrabbiare, perché pensavi che lui non ti apprezzasse abbastanza.
Vorrei tanto averti come complice, per difendermi, ma anche come maestra di vita, con la tua saggezza.
Avrei voluto che il diabete non ti avesse portata via da me e che ancora potessi raccontarmi la favola della buonanotte per farmi addormentare. Mi mancano le tue carezze, i tuoi baci, di cui oggi, più che mai, avrei tanto bisogno.
Certamente in uno dei miei momenti di rabbia o di panico saresti riuscita a calmarmi e ad aiutarmi.
Forse, però, è meglio così: voglio che ti rimanga il ricordo della tua nipotina serena, diversa da quella che, invece, è diventata nel tempo. Sappi che ogni volta che mi affaccerò dal balcone e guarderò il cielo, penserò a te e a nonno.
Vi voglio bene!
Antonella (13 anni)
A cura di Maria Felicita Blasi