La “collana” sull’Amore che vi proponiamo, prende origine dall’Opera Omnia “Il sofferto bisogno di amare” e si offre come spunto per le brevi riflessioni video del canale YouTube “infinito presente”. Nessuna velleità di apparire come una guida per vivere meglio ma, soltanto, un’occasione per provare a ritrovare la via, incisa in ognuno di noi, che ci ha permesso di sorridere ogni volta che abbiamo incrociato gli occhi di chi ci ha amato veramente.
In questo sedicesimo incontro: Il Narcisismo e l’invidia, nelle relazioni d’amore
“Non amiamo mai nessuno. Amiamo solo l’idea che ci facciamo di qualcuno. È un concetto nostro quello che amiamo: insomma, amiamo noi stessi”. (Fernando Pessoa)
Cari Lettori, nel precedente incontro, ci siamo lasciati alcune domande in sospeso
“Perché non riesco più a provare sentimenti per qualcuno? Perché non riesco a trovare la mia Primavera?”
“Perché molte volte, per stare bene, abbiamo bisogno del sorriso degli altri?”
“Non dimentichiamo mai chi abbiamo amato, perché qualcosa ci lega in modo indissolubile”
“Perché è importante provare emozioni e sentimenti?
Cercheremo di trovare risposte condivisibili, nel corso di questa “passeggiata”.
Partiamo dal fatto che, di solito, quando si è piccoli (anagraficamente parlando), si devono condividere e subire, spazi e prepotenze degli altri componenti della famiglia di appartenenza (fratelli, genitori). Di conseguenza, appena ci si emancipa (andando, magari, a vivere da soli) si cerca di affermare le proprie istanze su quelle degli altri.
A queste condizioni, l’idea di condividere, sacrificandosi nuovamente, qualcosa con un altro, arride solo fino a quando non termina l’effetto “novità”.
Proprio quello che abbiamo provato più volte…
Con una battuta che ho proposto tanto tempo fa, potrei illustrare lo stato d’animo che connota i vari momenti della vita di relazione di un essere umano, partendo dall’adolescenza: “Purtroppo loro (i familiari, soprattutto fratelli o sorelle), finalmente IO (per la libertà conquistata), in un certo qual modo… noi (l’ambivalenza che “tira la giacchetta”, nello stare col partner).
In che modo si cala, in tutto questo, la problematica narcisistica?
Come scopriremo insieme, questa “interferenza di coppia” si manifesta nel modo più vario.
C’è chi si sforza di mantenere un’immagine pubblica irrealistica, improntata alla gratificazione reciproca.
Ci sono situazioni, invece, nelle quali è evidente un “brutale” sfruttamento di un partner da parte dell’altro.
Approfondendoci in una adeguata analisi psicologica, ci renderemo conto che, spesso, nulla (o quasi) è come sembra…
Ad esempio, lo sconsiderato sfruttamento della moglie da parte di un marito centrato su di sé, potrebbe suggerire una patologia narcisistica in lui e una vittimizzazione in sua moglie (ma i ruoli potrebbero tranquillamente essere invertiti).
Esplorando le interazioni più o meno consapevoli, non dovremmo meravigliarci più di tanto se scoprissimo che la moglie lo provoca e proietta su di lui una aggressività sadica che, in realtà, prova verso se stessa…
In simili circostanze, ci troveremmo di fonte a due problemi: un disturbo narcisistico di uno o di entrambi i partner e l’interscambio di aspetti di personalità di entrambi, che induce una relazione patologica di coppia non corrispondente alla patologia individuale dei partner.
Cioè, all’osservazione esterna, potremmo scambiare Caino per Abele. E viceversa.
Una persona con un narcisismo sano, ha la capacità di innamorarsi e di mantenere una relazione d’amore per un periodo prolungato;
i casi più gravi di personalità narcisistica, invece, non hanno la capacità di innamorarsi.
Quando la personalità narcisistica prova a innamorarsi, si crea una idealizzazione dell’altro che può incentrarsi, sulla bellezza fisica (come fonte di ammirazione o potere) o sulla ricchezza e sulla fama (come attributi da ammirare per nascondere a se stessi una invincibile invidia)
I ricordi (sepolti ma ancora attivi) dell’antico rapporto conflittuale con la propria madre (quando ci siamo arrabbiati perché abbiamo scoperto di non poterla avere, per sempre, a nostra completa disposizione), disturbano ogni relazione d’amore.
La persona narcisistica tenterà, inconsciamente, di instaurare una relazione dominata dall’aggressività più che dall’amore, a causa della profonda frustrazione o del risentimento del passato, che avrebbe dovuto essere superato, almeno nella fantasia, dalla gratificazione, intima, da vivere col partner.
Il narcisista negativo teme di essere sedotto e abbandonato o, come abbiamo visto nell’incontro precedente, osannato e criticato.
Da qui, conseguentemente, l’invidia verso l’altro e il risentimento per via del pregiudizio che ce lo fa vedere come seduttivo e abbandonico, al tempo stesso.
A queste condizioni, la vita di coppia (ma non solo) procede in un graduale e implacabile isolamento e si accumulano sentimenti che è difficile mettere da parte nei momenti di intimità.
A volte si prova a vedere il “bicchiere mezzo pieno” ma nei casi peggiori, si sviluppa un soffocante senso di costrizione e di soffocamento indotti dalla presenza dell’altro, che si considera, addirittura, come un persecutore che ci rovina la vita.
L’assenza di valori comuni e di curiosità per l’altro, preclude la possibilità di aprire un’area di interessi nuovi con cui provare a costruire qualcosa che allontani da un passato frustrante.
Invidia, rabbia e assenza di comprensione, la fanno da padrone e inizia una forte svalutazione di chi abbiamo di fronte.
Il risultato non potrà che essere, “la noia nella frequentazione”.
In una situazione di Narcisismo “sano”, invece, gratificazione, gioia e devozione saranno una guida portante, alla ricerca della complementarietà.
Tornando alle domande di partenza, non si riesce a sentire la propria Primavera interiore, per paura di restare nuovamente delusi.
Ecco perché, un sorriso “sincero”, può convincerci che la vita ha, ancora, molto da offrirci e non dimentichiamo chi abbiamo amato veramente perché, emozioni e sentimenti, ci restituiranno la voglia di continuare.
È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito. È una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in alcun amore solo perché uno di loro è stato infedele e buttare via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto. Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c’è un nuovo inizio. (Il piccolo Principe)
Questo video riassume, semplificandoli, i contenuti finora espressi, offerti con una delicata base musicale. Buona “degustazione”
Arrivederci al prossimo incontro, che avrà per titolo: “Il narcisismo e la svalutazione del partner”
Direttore Responsabile “La Strad@” – Medico Psicoterapeuta – Vicedirettore e Docente di Psicologia Fisiologica, PNEI & Epigenetica c/o la Scuola di Formazione in Psicoterapia ad Indirizzo Dinamico SFPID (Roma/ Bologna) – Presidente NEVERLANDSCARL e NEVERLAND “CAPELLI D’ARGENTO” ETS (a favore di un invecchiamento attivo e a sostegno dei caregiver per la Resilienza nel Dolore Sociale) – Responsabile Progetto SOS Alzheimer realizzato da NEVERLAND “CAPELLI D’ARGENTO” ETS – Responsabile area psicosociale dell’Ambulatorio Popolare (a sostegno dei meno abbienti) nel Centro Storico di Cosenza – Componente “Rete Centro Storico” Cosenza – Giornalista Pubblicista – CTU Tribunale di Cosenza.
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