La “collana” sull’Amore che vi proponiamo, prende origine dall’Opera Omnia “Il sofferto bisogno di amare” e si offre come spunto per le brevi riflessioni video del canale YouTube “infinito presente”. Nessuna velleità di apparire come una guida per vivere meglio ma, soltanto, un’occasione per provare a ritrovare la via, incisa in ognuno di noi, che ci ha permesso di sorridere ogni volta che abbiamo incrociato gli occhi di chi ci ha amato veramente.
In questo quindicesimo incontro: Profumo di narcisismo…
“Il narcisismo non consiste nell’incapacità di amare, ma nell’incapacità di accogliere l’amore dell’altro.” (Enrico Maria Secci)
Cari Lettori, ho ricevuto interessanti spunti di riflessione da molti di voi, che mi avete scritto dopo esservi confrontati con le puntate de “le ragioni del cuore”
In particolare, voglio ringraziare un gruppo di studenti dell’Istituto di Istruzione Secondaria “Lucrezia della Valle” di Cosenza per il grande interesse mostrato.
Alcune domande mi hanno particolarmente colpito.
“Perché non riesco più a provare sentimenti per qualcuno? Perché non riesco a trovare la mia Primavera?”
“Perché molte volte, per stare bene, abbiamo bisogno del sorriso degli altri?”
“Non dimentichiamo mai chi abbiamo amato, perché qualcosa ci lega in modo indissolubile”
“Perché è importante provare emozioni e sentimenti?
Per rispondere a queste affascinanti stimolazioni, è necessario individuare un comune denominatore in grado di agire come passe-partout dell’animo umano.
La “chiave” universale, si chiama “Narcisismo”.
Narcisismo è un termine che presenta una vasta gamma di significati, a seconda che venga utilizzato per descrivere un tratto fisiologico della personalità, o un suo disturbo, o un problema sociale o culturale.
Comunemente, diventa un sinonimo di egocentrismo, egoismo, vanità, arroganza,,,
In Psicologia, questo termine è utilizzato sia per descrivere il sano amor proprio, sia per puntare l’indice sull’eccessiva considerazione di sé, che si riflette nelle relazioni introspettive e in quelle interpersonali.
Narcisismo sano
Il concetto di narcisismo sano è stato coniato per la prima volta da Paul Federn e ha guadagnato importanza negli anni ’70 attraverso la ricerca di Heinz Kohut e Otto Kernberg.
Potremmo sintetizzare le sue caratteristiche dicendo che connota:
- Adeguata autostima.
- Empatia per gli altri e riconoscimento dei loro bisogni.
- Rispetto e amore di sé.
- Capacità di resilienza (emotiva e operativa)
Narcisismo patologico
I maggiori autori del mondo della Psicologia concordano nell’affermare che derivi da una “strutturazione” della personalità che si origina nell’infanzia e che ha a che fare con quella che viene chiamata “ferita narcisistica”, generalmente associata a sentimenti di vergogna e di risentimento.
Le cause e le responsabilità sono molte: analizziamo quelle più frequenti
Di solito, l’adulto narcisista “negativo” è stato un bambino cresciuto in una famiglia con forti ambizioni, che gli ha creato una specie di “doppio binario” emotivo:
- da una parte, lo ha indotto a credersi “speciale”;
- contemporaneamente, ha ridicolizzato o biasimato le sue paure e i fallimenti.
In questo tipo di famiglia, i sentimenti autentici (ritenuti “sconvenienti”) sono stati ignorati, censurati o repressi e si è prodotto, nel bambino, un senso di inadeguatezza e vergogna ogni volta che ha percepito l’impossibilità di sentirsi all’altezza delle aspettative genitoriali. Parimenti, ha vissuto momenti di esaltazione “onnipotente”, per le lodi ricevute per ogni performance realizzata.
Il risultato è stato quello di aver “prodotto” un individuo affamato di riconoscimenti esterni e di lodi che, da adulto, ha imparato a vedere (come proiezione di sé) gli altri senza mezze misure:
- come “perfetti”;
- o, all’opposto, come “senza valore” (in caso di minima défaillance).
Un’altra causa possibile di narcisismo negativo si realizza quando, per qualche motivo, il rapporto fra genitore e figlio è invertito e, il bambino, viene responsabilizzato al punto da dover proteggere i suoi stessi genitori (se non, addirittura, a fargli da padre o madre). È il caso, per esempio, dei figli di genitori malati, con disturbi psichiatrici o problemi di dipendenza, dei quali il figlio si prende cura.
Una terza evenienza si riscontra nel momento in cui, la famiglia, anziché spingere alla crescita individuale, scoraggia le legittime aspirazioni del figlio, soprattutto se, queste, sono contrarie alla volontà dei genitori, che lo accusano di ingratitudine e di egoismo.
Questo, sarà fonte di risentimento, che produrrà un adulto con elevate aspettative su ciò che la vita dovrebbe concedergli come risarcimento.
Queste persone diventano estremamente esigenti e giudicanti con sé stesse e con gli altri, ma sono insofferenti alle critiche (che vivono come un giudizio sulla propria personalità), tendono a concepire le relazioni umane essenzialmente come basate sul potere e sul controllo (in una relazione, in una discussione, si “vince” o si “perde”) e sviluppano tecniche di comunicazione seduttive e manipolatorie.
Cari Lettori, dopo questa necessaria passeggiata preparatoria nel mondo del Narcisismo, utile a capire il perché delle complicazioni nella vita di coppia, possiamo temporaneamente accomiatarci. Nel prossimo incontro ci dedicheremo a rispondere, con maggiore cognizione di causa, alle interessanti domande proposte all’inizio.
Ma, nel frattempo, gustiamoci la bellissima prosa di Maria Perosino di “Le scelte che non hai fatto”
“C’è un punto, nella vita, in cui s’infrangono i sogni? O di colpo si avverano? Un punto preciso, circoscrivibile, un momento in cui questo succede e che possiamo raccontare? Esiste o no qualcosa, una situazione, un episodio, per cui di colpo ci rendiamo conto di non essere all’altezza delle nostre aspettative? O in cui ci accorgiamo che è la vita che ci sta intorno a non essere all’altezza delle nostre aspettative? Forse, la verità è che i sogni non s’infrangono perchè non c’è un momento in cui i sogni si avverano. Semplicemente, si costruiscono e, col tempo, ci si accorge che non sono affatto sogni: sono progetti concreti. Tutto qui”,
Questo video riassume, semplificandoli, i contenuti finora espressi, offerti con una delicata base musicale. Buona “degustazione”
Arrivederci al prossimo incontro, che avrà per titolo: “Il narcisismo, nelle relazioni d’amore”
Direttore Responsabile “La Strad@” – Medico Psicoterapeuta – Vicedirettore e Docente di Psicologia Fisiologica, PNEI & Epigenetica c/o la Scuola di Formazione in Psicoterapia ad Indirizzo Dinamico SFPID (Roma/ Bologna) – Presidente NEVERLANDSCARL e NEVERLAND “CAPELLI D’ARGENTO” ETS (a favore di un invecchiamento attivo e a sostegno dei caregiver per la Resilienza nel Dolore Sociale) – Responsabile Progetto SOS Alzheimer realizzato da NEVERLAND “CAPELLI D’ARGENTO” ETS – Responsabile area psicosociale dell’Ambulatorio Popolare (a sostegno dei meno abbienti) nel Centro Storico di Cosenza – Componente “Rete Centro Storico” Cosenza – Giornalista Pubblicista – CTU Tribunale di Cosenza.
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