Pigramente l’urbe si appresta al morfeico incontro che placa ogni ardore. L’oblio culla i sogni del bimbo e dell’uomo tornato nel mentre fanciullo. Sul volto…
Il “sogno” di Francesco (l’occhio del Lupo).
Quante volte ho guardato al cielo… ma il mio destino è cieco e non lo sa!