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Vademecum per godere delle vacanze, anche Oltralpe.



 

Da tempo è scattata l’ora “x” per le vacanze, alcuni italiani hanno già fatto ritorno a casa, altri, in prossimità di ferragosto stanno ora preparando le loro valigie.

Ma quali sono le mete dei loro viaggi? Da un’indagine Istat 2007 (quella 2008 non è ancora disponibile) è emerso che otto italiani su dieci scelgono l’Europa come destinazione per le loro ferie, c’è un motivo in particolare? Forse più di uno. Innanzitutto, in alcuni casi si tratta di viaggi più convenienti dal punto di vista economico; il Belpaese è bello ma spesso molto costoso, inoltre, gli italiani si sentono a loro agio, quasi come a casa loro, negli altri 25 paesi dell’Unione Europea.

A ciò si aggiunge, proprio perché paesi dell’Unione, che è semplice e sicuro circolare dall’uno all’altro, basta la carta d’identità, soldi in tasca (euro che è la moneta unica) e la tessera sanitaria che ci assicura l’assistenza medica (al massimo è previsto il pagamento di un ticket).

Certo qualche differenza c’è, per esempio rispetto al nostro codice della strada, viaggiare senza cinture, non solo davanti, ma anche dietro comporta multe salate, come anche l’uso del cellulare che in Spagna ed in Lussemburgo è tollerato solo con il vivavoce. Anche per i limiti di velocità esistono delle differenze, quindi è bene informarsi prima di mettersi al volante, vista la preferenza degli italiani di viaggiare in auto (68%).

Il discorso, invece, cambia se la meta è fuori dall’Unione Europea. In questo caso bisogna porre più attenzione, soprattutto se si sceglie una destinazione “a rischio”, con instabilità politica e pericoli di terrorismo o alto tasso di criminalità. Il ministero degli Affari Esteri italiano mette a disposizione una serie di informazioni sulla sicurezza dei diversi paesi del mondo sul sito “Viaggiare Sicuri”, con la possibilità di comunicare prima della partenza, alla Farnesina, i propri dati personali, con le indicazioni sull’itinerario di viaggio, in un sito dedicato a “dove siamo nel mondo”.

Sul sito, invece, www.viaggiaresicuri.mae.aci.it, sono segnalate con punti rossi le aeree “a rischio” sanitario o politico. Per ogni paese c’è una scheda con le informazioni necessarie (documenti da avere, situazione politica, sanitaria, i riferimenti di consolati e ambasciate italiane per eventuale assistenza sul posto), oltre a quelle sulla sicurezza ed i consigli per non avere problemi.

Il sito è curato dal ministero degli Affari Esteri in collaborazione con l’Aci. Per chi non dispone di un collegamento ad internet, le informazioni sono disponibili anche tramite telefono, contattando la Centrale Operativa Telefonica, attiva 24 ore su 24 (06/491115, dall’estero: 0039-06-491115).

Per comunicare invece l’itinerario sul sito www.dovesiamonelmondo.it se non si ha l’accesso al web, si può inviare un sms al 320/204324 o si può telefonare allo 011/2219018.

Comunque sia, fuori dell’Europa, se sorge un problema in un paese dove non c’è una rappresentanza diplomatica o consolare italiana, si può chiedere l’assistenza del consolato o dell’ambasciata di qualsiasi altro paese dell’UE.

Per ritornare alla vecchia Europa, se si sceglie di viaggiare in auto è bene sapere che l’RC auto è valida in tutta l’UE ed anche in qualche altro Stato (verificare sempre con la compagnia assicuratrice la copertura). Se invece si opta per un Paese extra Ue, sul sito Viaggiare Sicuri ci sono spiegate le azioni necessarie per la copertura RC auto e la validità della patente.

Per quanto riguarda alcune mete preferite dagli italiani dell’UE (Spagna, Francia, Grecia, Germania, Austria) in caso di infrazione al codice della strada (quasi simili con le stesse sanzioni) la multa va pagata direttamente all’Autorità che la contesta e che fa il verbale, se ciò non avviene si rischia la confisca del veicolo. Per le dotazioni di sicurezza presenti nell’autoveicolo, è obbligatorio il triangolo di segnalazione di pericolo in Germania, Austria, Belgio, Portogallo, Svizzera e Regno Unito, oltre ad un kit di pronto soccorso ed un estintore per il Belgio.

In caso di malattie in un paese extra UE, se il Paese in questione ha stipulato un accordo con l’Italia per l’assistenza sanitaria, non c’è da preoccuparsi, nessun esborso in caso di malattia; al contrario, è utile stipulare una polizza sanitaria perché ogni prestazione è a carico del turista e le parcelle in alcuni paesi, come gli Stati Uniti e l’Australia sono salatissime. Le informazioni sull’assistenza sanitaria all’estero si trovano sul sito del Ministero della Salute.

Se si viaggia all’interno dell’UE e si è dimenticato a casa la tessera sanitaria, si può chiedere il rimborso al rientro, presentando le ricevute di pagamento e la documentazione sanitaria relativa.

In caso, però, di cure programmate di alta specializzazione o per trattamenti ospedalieri che in Italia hanno liste d’attese lunghissime, è prevista una procedura ad hoc da attivare presso la propria Asl di riferimento.

Se è stata persa la tessera sanitaria, si può chiedere un duplicato sul sito www.agenziaentrate.it o chiamando il numero verde 800.03.00.70. In caso, poi, di cure urgenti, l’elenco aggiornato dei paesi extra UE che li prestano è consultabile presso l’Asl di riferimento, dove bisogna rivolgersi, prima di partire, per farsi rilasciare l’apposita certificazione per usufruire dell’assistenza che è diretta; infatti se si paga la prestazione nonostante la certificazione che attesta il diritto, non si potrà più essere rimborsati dal Ssn una volta rientrati in Italia.

Se ci si reca in un Pese dove non esiste nessuna convenzione, non si ha diritto a nessun rimborso neanche delle spese sanitarie urgenti. La decisione migliore è tutelarsi con una polizza assicurativa privata per eventi sanitari imprevisti. Per valutare la convenienza della polizza, bisogna considerare la durata della vacanza e la meta. Di solito queste polizze coprono il rientro a casa, anche sanitario, il ricovero in ospedale all’estero, il viaggio di un familiare che fa compagnia al malato ed, in caso di necessità, l’invio di medicinali.

Buona Estate a tutti.

Maria Cipparrone