Secondo il modello di Giovanni Russo.
COUNSELING
Il secolo che sta morendo
diventa sempre più allarmante
a causa della gran pigrizia della mente.
E l’uomo che non ha più il gusto del mistero, che non ha passione
per il vero, che non ha coscienza del suo stato.
un mare di parole
un mare di parole
è, come un animale ben pasciuto.
(Giorgio Gaber)
" Il Pensiero è la struttura principale della nostra mente, che ha come scopo quello della costruzione delle idee, mediante il meccanismo della riflessione, per l’elaborazione delle strategie più idonee alla risoluzione dei problemi relativi all’appagamento di bisogni e desideri".
Quindi il Pensiero è il centro di elaborazione delle idee.
Ogni elaborato di pensiero produce un’idea, ogni idea produce un’emozione più o meno intensa, a seconda dei contenuti dell’idea prodotta, ma l’idea di per sé è una struttura abbastanza complessa.
Secondo il modello psicodinamico di Giovanni Russo, nel meccanismo di costruzione delle idee da parte del pensiero si evidenziano sei passaggi.
- Raccolta dei dati presenti in memoria, che riguardano uno specifico argomento
- Elaborazione dei dati
- Scelta in base agli elementi che si possiedono ed alle capacità riflessive
- Verifica del lavoro mediante l’intervento della Logica
- Associazione dei vari elementi elaborati
- Strutturazione di un concetto completo al fine di poter valutare in modo adeguato.
La raccolta dei dati necessari avviene tramite stimoli e pulstimoli.
L’essere umano è bersagliato continuamente da stimoli e pulstimoli (sin dalla vita intrauterina) e tanti stimoli e/o pulstimoli producono dati.
Per stimolo si intende ogni sollecitazione che viene prodotta da fonti non animali. In natura può essere un lampo, un tuono, il calore o la luce irradiata dai raggi del sole, lo scrosciare delle acque ecc..Ma sono stimoli anche il rombo di un aereo, il rumore assordante di una sirena, lo stridio di una brusca frenata ecc…
Gli stimoli partono dal Mondo Esterno e penetrano nel Mondo Interno dell’essere umano, producendo delle emozioni sotto forma di stati d’animo che possono essere utili e gradevoli oppure sgradevoli e a volte anche dannosi.
I pulstimoli invece rappresentano sollecitazioni provenienti da esseri viventi e trasmesse al mondo esterno sotto forma di parole o gesti.
" I primi stimoli e/o pulstimoli che incameriamo sono chiamati DATI PARCELLARI (D.P.), poi SUB-DATI, da cui si costituiscono i DATI da donare, ciò che il mondo che ci circonda ci offre continuamente". (G. Russo)
Tanti dati parcellari formano sub-dati, tanti sub-dati formano un dato, tanti dati formano una sostanza o essenza e tante essenze formano un’Idea.
La sostanza o essenza è il contenuto dell’idea, i composti, i fenomeni, le parti , insomma l’essenziale dell’idea stessa. L’essenza rappresenta l’insieme dei caratteri fondamentali di un’idea, ovvero "ciò per cui una cosa è quel che è". (Aristotele)
Il secondo e il terzo passaggio di costruzione delle idee da parte del pensiero prevedono l’elaborazione dei dati acquisiti e la scelta in base agli elementi ed alle capacità riflessive.
La riflessione è la funzione fondamentale del pensiero, riflettere vuol dire esaminare, considerare, esplorare dati, concetti, idee con attenzione, concentrazione e volontà.
E’ durante la fase di riflessione che si determina un dato, una essenza, un’idea mediante il concento e la collogica. La collogica è prodotto dalla Logica, si comporta un collante per collabire sub-dati che formeranno i dati, più dati che formeranno le essenze e quindi poi le idee.
La riflessione prevede tre periodi di impegno.
Il primo periodo utilizzando attenzione, percezione e memoria consente di mettere a confronto e selezionare (mediante il concento) fra i dati acquisiti quelli più idonei che consentono la produzione di essenze.
Nel secondo periodo della riflessione fra più essenze, utilizzando la percezione, la memoria e la concentrazione si produce l’idea.
Ed è nel terzo periodo quando due o più idee si metteranno a confronto che si determina un concetto. Due o più idee possono essere collagenate mediante il concento ed in questo caso si produce un concetto armonico altrimenti il concetto dovrà essere rivisto dalla Logica affinché possa essere corretto.
Quando due o più idee si mettono a confronto ( e riguardano lo stesso aspetto di una valutazione) può accadere che una prevalga sull’altra sostituendola (ed in questo caso si cambiano le proprie convinzioni) o integrandola e questo avviene attraverso tre modalità : lo scombussolamento, l’accomodamento e l’assestamento.
L’utilizzo della collogica avviene in tutte e tre le fasi della riflessione e con l’ausilio del concento i dati elaborati daranno delle idee corrette, qualora gli elaborati risultino invece conflittuali o negativi il collabimento avviene ad opera dell’ intersecon.
Il quarto passaggio di elaborazione delle idee da parte del pensiero prevede la verifica finale del lavoro mediante la Logica.
Il Pensiero opera una selezione degli elementi depositati in memoria per costruire le idee, la logica verifica le idee prodotte dal pensiero e dà parere positivo o negativo.
La Logica è una struttura che verifica ogni stimolo che sia un messaggio, un dato, un’idea, per constatarne la correttezza ed interviene più volte nelle tre fasi della riflessione.
L’uso della Logica dipende dal suo sviluppo e lo sviluppo della Logica è in stretta dipendenza degli apprendimenti, nel caso in cui gli apprendimenti siano positivi si avrà un buon sviluppo della Logica, ovvero se si cresce in un ambiente razionale e positivo non si avrà nessuna difficoltà nell’utilizzo, qualora invece gli apprendimenti risultino eccessivamente carichi di conflittualità non potrà realizzarsi lo sviluppo della Logica.
L’apprendimento è tutto ciò che dal mondo esterno penetra nel mondo interno, “l’apprendimento rappresenta la capacità strutturale che ogni essere umano ha in natura, di acquisire qualunque stimolazione dal mondo esterno”.
E’ un processo psico-dinamico per gradi successivi, un meccanismo di acquisizione dati che arricchendo di ricordi la nostra memoria è in grado di modificare il sistema con cui percepiamo, agiamo e pensiamo.
Ma anche nel caso in cui la Logica sia sviluppata, affinché possa intervenire efficacemente, occorre che nella processazione del pensiero non vi siano interferenze di tipo aggressivo o affettivo che l’allontanerebbero, poiché per sua natura la Logica prevede l’utilizzo di neutrergia, ovvero di Energia Vitale Umana "neutra" assente da elementi di aggressività o affettività che ne impedirebbero l’uso corretto.
La Logica entra in funzione a condizioni che gli apprendimenti propongano alla processazione di un pensiero corretto solo conoscenze di tipo "vero".
Qualora invece in una processazione di pensiero vengono proposti apprendimenti "falsi" o scorretti la Logica li respinge, interviene quindi secondo Verità e Realtà.
Verità come corrispondenza con la Realtà, ovvero ciò che trova riscontro e assoluta conferma nella realtà effettiva delle cose, e per realtà si intende la possibilità di verificare ciò che è concreto e tangibile, che esiste veramente e che è documentato dall’esperienza.
Nelle ultime due fasi di processazione del Pensiero si procede all’associazione dei vari elementi elaborati e alla strutturazione di un concetto completo che prevede valutazioni adeguate.
Il giudizio finale spetta al Pensiero, è il Pensiero che stabilisce cosa fare secondo criteri di Utile / Non Utile, Piacevole/Sgradevole.
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La più complessa delle attività del pensiero è la meditazione.
La meditazione necessita di opportune condizioni che prevedono l’esclusione di stimoli dall’esterno in quanto tutto dovrà essere impegnato per il Mondo Interno.
Durante la meditazione è prevista la partecipazione attiva e consapevolizzata delle strutture funzionali del pensiero ma anche degli strumenti (intelligenza e volontà).
Secondo la teoria di Giovanni Russo Apprendimento- Pensiero- Logica corrispondono al Trittico, ovvero alle strutture fondamentali della nostra personalità.