Questione di “gusti”!
Sessualità ed erotismo – 8
“Di solito, l’amore piace più del matrimonio, per la ragione che i romanzi sono più divertenti della storia (Nicolas de Chamfort).
Un po’ di chiarezza: esiste una differenza fra sessualità, erotismo e pornografia?
Cominciamo col dire che la sessualità esprime, attraverso il proprio comportamento mediato dai 5 sensi nella sfera dell’intimità, quello che gli esseri umani pensano, sul piano dell’accettazione o del rifiuto, di sé e degli altri, alla ricerca del godere.
Cosa vuol dire?
Soprattutto in certi momenti, il carattere di un individuo (la sua emotività, la sua tenerezza, le sue eventuali problematiche) si elicita in maniera evidente.
Tornando alla domanda precedente, l’erotismo riguarda il complesso delle manifestazioni dell’impulso sessuale sul piano comportamentale espresso in maniera “mediata”, cioè come risultato di un’attività di pensiero rivolta alla ricerca del piacere attraverso l’applicazione e l’utilizzo di arti raffinate che rispecchino creatività, evolutività mentale, rispetto, educazione e un minimo di trasgressione (intesa come caratteristica che eviti noia e ripetitività).
Insomma, l’erotismo rappresenta un utilizzo particolare non “solo” dei sensi , ma di ciò che la nostra mente “stabilisce di fare” attraverso i sensi .
Di fatto, rappresenta l’espressione completa del contatto psicofisico tra due persone. Bisogna tener presente che, comunque, l’erotismo non è qualcosa di preesistente, ma si impara anche inconsapevolmente. E si chiama “fare l’amore con i cinque sensi”!
” Quando il corpo arriva ma l’anima è ancora per strada, il livello di piacere si limita allo scarico di tensioni parziali. Quando c’è sincronismo, il soddisfacimento è totale” (Proverbio indiano)
Attraverso i 5 sensi, i messaggi penetrano nella mente e producono delle “risposte” che attivano nuovi messaggi sempre più intensi in grado di stimolare in modo sempre crescente la psiche ed il corpo del partner. In questo modo si dà vita ad un ciclo continuo (quando parliamo di un rapporto sessuale) che ci dà la possibilità di gustare il “prima” (perché si immagina quello che può accadere), il “durante” (che parte dai preliminari e finisce con uno o più orgasmi) e il “dopo” (nel piacere di trascorrere ancora del tempo insieme, trasmettendosi onde di tenerezza e godendosi i momenti di rilassamento).
Quando due persone si incontrano, flirtano prima attraverso gli sguardi. E’ vero che si scatena una reazione chimica quando questo genere di scambio “funziona”?
Si, è vero perché rappresenta la risposta di un lavoro mentale. Gli sguardi si incontrano ma, in realtà, si incontrano due flussi energetici, quelli delle due persone che si inquadrano per sondare l’eventuale corrispondenza di “amorosi sensi”; se fra le due persone c’è armonia, si attivano appunto delle risposte di tipo psicologico che producono, a cascata, delle reazioni biochimiche le quali porteranno alla secrezione di ormoni di tipo sessuale che poi influenzeranno il comportamento delle singole persone.
Come si utilizza la vista in un rapporto sessuale a forte “impatto” erotico?
“Con lo sguardo ti perdi nella soavità e languisci nel gioire e, fluttuando in un mar di piaceri ed umori, suggi avidi baci e penetrar vorresti col tuo corpo il corpo dell’amata beltà…” (L’arte del piacere alle donne ed alle amabili compagnie – letteratura erotica francese del ‘700 )
La vista si utilizza nel guardare e nel farsi guardare nel parlare ed “ascoltare” con gli occhi, senza inibizioni…. e tutto questo “aiuta” nei primi momenti, ma anche nel prosieguo perché si può godere, attraverso la vista, del partner che gode.
Gli elaborati di pensiero privi di inibizioni conflittuali e sgombri da problematiche disturbanti, portano alla produzione di un alto livello di serotonina, la quale stimola aree cerebrali la cui stimolazione rende meglio percepibile le sensazioni propriocettive (che provengono da recettori posti all’interno degli organi). Questo è uno dei motivi per cui il movimento assume caratteristiche gradevoli e sensuali, risultanti dall’attivazione della colonna vertebrale da parte della muscolatura più interna così come accade, per esempio, durante l’esecuzione della danza del ventre…da parte di raffinate bellezze orientali.
Andiamo all’utilizzo del tatto…
“…Se la candida mano ti stringe, se con le delicate braccia ti annoda, ineffabile è la gioia che ti inonda l’anima…” (L’arte del piacere alle donne ed alle amabili compagnie – letteratura erotica francese del ‘700 )
Toccare e farsi toccare è importantissimo perché significa farsi accettare ed accettare che l’altro si avvicini…. oltre il “livello di guardia”. Si può parlare con il proprio temperamento e l’altro se ne accorge molto bene… mentre, toccandolo, gli trasmettiamo un mondo (il nostro) di sensazioni ed emozioni! Tocchi sapienti per l’esplorazione di ogni regione del corpo (dalla punta dei piedi fino ai capelli)… si possono fare delle abluzioni insieme, dei massaggi insieme…. L’espressione massima, anche se veloce, del piacere sensoriale da stimolazione del tatto è costituita proprio dai brividi di piacere.
E l’udito?
“…Congiungi, ansimando, petto a petto, chiamando con la bocca…la sua bocca e, in una mistica danza, si parlano vello e vello … ” (L’arte del piacere alle donne ed alle amabili compagnie – letteratura erotica francese del ‘700 )
Noi trasmettiamo con le parole quello che stiamo pensando in quel momento; l’udito è dei sensi, in certi momenti, forse il meno usato, ma il più incidente perché attraverso dei segnali vocali (che possono essere un gemito, un sussurro, ecc.) si attiva la tua immaginazione scatenando le più fervidi fantasie erotiche!
E siamo arrivati all’olfatto…
“… E mentre con le labbra, con le guance e co’ sospiri odorosi, con le mani profumate del tuo seme e col restante del corpo si stringe, si preme, s’incalza, ecco le ultime veneree dolcezze che ti avvolgono ed in estasi, beato, profondamente assorto langui e ti assopisci tra gli effluvi dell’amore: questa è la più grande opera della Natura”. (L’arte del piacere alle donne ed alle amabili compagnie – letteratura erotica francese del ‘700 )
L’olfatto aiuta molto perché è un organo utilizzato fin dalla comparsa dei primi esseri umani e, nel mondo animale, è il senso che si usa di più. Annusare le diverse fragranze corporee che possono anche consistere in un odore intenso, può produrre un intenso piacere! Infatti, imparare a vivere insieme, a stare insieme, con corrispondenze energetiche, significa accettare l’odore dell’altro e cercarlo, riconoscendolo fra mille! Bearsi di questi “messaggi” olfattivi significa farsi penetrare da sostanze che vengono prodotte da ormoni ed attivano le risposte della nostra natura umana animale. Anche qui è necessario un discorso di accettazione psichica poiché maggiore è l’armonia, migliore è lo scambio e migliore sarà la produzione di odori!
Resta il gusto.
“…Se la cortese bocca con le umide labbra ti porge in dono, se le fluide dolcezze prendi dal rotondo seno … l’anima dà moto nel dolce banchetto amoroso…” (L’arte del piacere alle donne ed alle amabili compagnie – letteratura erotica francese del ‘700 )
Anche attraverso il gusto si trasmette il livello di piacere raggiunto. Forse non tutti sanno che la donna, man mano che aumenta il suo piacere, durante un rapporto sessuale, produce delle secrezioni vaginali che vanno dal tendenzialmente salato al decisamente dolce; tanto più sono dolci tanto più la donna prova un godimento intenso. Se un partner riesce a far provare queste sensazioni vuol dire che è “valido”, in questo caso, è come se la propria compagna gli mandasse a dire: “Sei bravo e mi fai stai facendo godere quindi ti offro il meglio di me, il dolce”.
A completamento di quanto proposto finora, per un buon rapporto d’amore sensuale, si potrebbe trarre giovamento da qualche suggerimento riassuntivo:
- Lavarsi con saponi neutri (per non alterare l’acidità della pelle);
- Possibilmente evitare i profumi (è meglio l’odore del proprio corpo);
- Creare (se possibile) un ambiente con un clima temperato, né caldo, né freddo ( anche se è bello infilarsi sotto una calda coperta, in una fredda giornata, gli ardori cedono il posto al piacere delle coccole “anticipate”);
- Prediligere l’uso di una luce fioca;
- Potrebbe essere gradito del sottofondo musicale dolce e non aggressivo;
- Se fosse possibile, di sicuro impatto sarebbe l’immagine di un bel fuoco scoppiettante ed “avvolgente”.
“La gentilezza delle parole crea fiducia. La gentilezza dei pensieri crea profondità. La gentilezza del donare crea amore” (Lao tzu).
Discorso a parte l’elemento pornografia.
Esiste un rapporto fra Pornografia ed erotismo?
Hanno una base comune di partenza perché si parla, comunque, di elementi che “trasmettono” qualcosa di noi .
La pornografia è una mercificazione “spinta” in maniera aggressiva di una valenza sessuale, per ottenere l’acquisizione di consenso in maniera esagerata, facendo leva poi, su bisogni inappagati e a volte inespressi .L’erotismo è qualcosa che richiede tempo e preparazione, all’interno di un ambito che prevede rispetto e accortezza. La pornografia, in fondo, è qualcosa che si può proporre in qualunque momento, anche se non in qualunque momento si è inclini a rispondere positivamente.
Esiste un dato interessante che deve essere approfondito. Però viene ad interessare il sistema nervoso di chiunque , poi questo chiunque può rispondere positivamente o negativamente ma non rimane indifferente.
Perché ci piace il porno…
“Il cervello umano è attratto dalle immagini a luci rosse, una passione che affonda le radici nell’evoluzione della nostra specie e che presenta alcune differenze tra maschi e femmine. Passa le notti davanti al computer, non vuole sentire storie e ha un cassetto chiuso a chiave che chissà che cosa contiene. Non solo: spende un mucchio di quattrini con la carta di credito, è distratto, nervoso e non vuole più fare all’amore. Che cosa starà combinando? Il dilemma coinvolge molte donne in diversi angoli del pianeta. E ha una risposta ovvia: il marito ha imparato a navigare sui siti porno, che sono tanti ed estremamente facili da usare, capaci di soddisfare ogni gusto. Prima aveva le videocassette, e prima ancora i giornaletti, ma la tecnologia avanza e la pornografia è abile ad approfittarsene. E così, come ogni uomo che può disporre di materiale a luci rosse, il marito sta alimentando un giro di affari di miliardi di dollari all’anno, più corposo di quello che nutre l’industria militare. Un giro d’affari immune da recessioni e stagflazioni, sempre pronto ad adattarsi al mercato e agli stili di vita, capace di creare un mondo parallelo di eccessi sessuali al di fuori di ogni realtà, dove sono rosse le luci ma mai i bilanci. Ma perché i maschi della specie umana, si chiamino Brambilla, Thompson, Garcia o Shimura sono tanto attratti dalla pornografia, dalla comparsa del primo brufolo fino alla bara? E perché arrivano a perdere la testa e a diventare dipendenti, come è successo per esempio al cantante del gruppo rock californiano Red Hot Chili Peppers, Anthony Kiedis, al quale le donne in carne e ossa di certo non mancano? Una risposta arriva dalle neuroscienze, che a onor del vero non si sono affannate riguardo alla faccenda, ma intanto hanno indagato sul luogo comune secondo cui gli uomini sono più “visivi” delle donne, cioè si eccitano più a guardare che a pensare, come invece pare facciano le donne. Cosa c’è dietro questo luogo comune? ( Silvia Bencivelli – Mente&Cervello, Novembre 2008, n. 47)
Perché i film hard eccitano gli esseri umani?
Il segreto nei neuroni specchio. La loro attivazione è proporzionale a quella sessuale!
L’eccitazione di fronte alle scene dei film hard è governata dai cosiddetti “neuroni specchio”, cellule nervose che vengono attivate in modo specifico quando si compiono delle azioni o si guarda qualcuno che le compie. Ad affermare che il meccanismo vale anche per le immagini “spinte” sono studiosi francesi dell’universitè de Picardie Jules Verne di Amiens, che hanno pubblicato la loro ricerca sulla rivista NeuroImage, nel mese di giugno 2008.
L’esperimento
Gli scienziati hanno misurato gli effetti di diverse immagini sull’attività cerebrale e su altri organi di otto uomini cui sono stati fatti vedere tre tipi di filmati: un documentario sulla pesca, uno sketch del personaggio comico Mr. Bean e una pellicola porno. Mentre i volontari guardavano le proiezioni una risonanza magnetica funzionale registrava l’attività dei loro cervelli. E, nel frattempo, uno strumento ad hoc, il pletismografo penile, misurava anche la tumescenza del loro pene. “Come atteso – rivelano gli scienziati – l’erezione è arrivata con la visione della pellicola hard, così come si sono accese in corrispondenza alcune aree del cervello”. Una simile procedura è stata eseguita su un gruppo di volontarie donne, valutando la produzione di lubrificazione vaginale e l’inturgidimento di clitoride e di grandi e piccole labbra dell’area pelvica. I risultati sono stati sovrapponibili a quelli ottenuti dal campione maschile.
Attivazione proporzionale
Incrociando le informazione della risonanza magnetica e dei sensori applicati sui genitali, è stato possibile osservare la correlazione tra meccanismo cerebrale e risposta del pene (per gli uomini) e dell’area vulvare (per le donne) in maniera proporzionale alla potenza dell’attivazione di un’area del cervello specifica: il pars opercularis, nell’area di Broca dove appare l’attività dei neuroni specchio.
Però…
L’esperimento ha dimostrato una correlazione fra stimolazione esterna e reazione pulsionale. Questo non vuol dire che sia corretto “nutrirsi” di pornografia ma solo che, a condizioni di carenza di appagamento sessuale, il “ricordare” ciò che “manca” attivi una risposta fisiologica, al pari dell’acquolina in bocca di fronte al cibo, quando si ha fame!
La differenza fondamentale fra l’erotismo e la pornografia, oltre a quello che abbiamo enunciato, è la seguente: attraverso l’erotismo noi captiamo o trasmettiamo il meglio di noi stessi; mediante la pornografia, siccome è qualcosa che deve raggiungere degli scopi “merceologici” differenti, non sempre si trasmette il meglio di noi; la pornografia è una sorta di “induzione” che ci consente di scaricare, mediante interessi di vario genere, parte di quella tensione che non riusciamo a utilizzare differentemente, tensione di tipo aggressivo.
L’erotismo prevede qualcosa di estremamente morbido, conciliante estremamente gustoso, cosa che la pornografia non ha . Ecco perché c’è una linea di demarcazione che, quando ci mettiamo ad osservare correttamente questi ambiti, diventa molto ampia e non è più sottile .
La sessualità e l’erotismo nascono dal bisogno di trasmettere piacere e disponibilità e finiscono col bisogno di acquisire questo piacere e questa disponibilità per ritrasmetterlo, condividendolo. D’altronde, il piacere di evolvere e condividere consente alla natura e all’universo, in quanto tale, di esistere da miliardi di anni. La pornografia è qualcosa di cui ci nutriamo come potremmo mangiare una cosa qualunque quando abbiamo fame, quando abbiamo bisogno di scaricare della tensione nervosa (magari in maniera ossessiva), in modo sbrigativo. Con l’erotismo ci concediamo il lusso di un piacere per intenditori.
“Uno spettacolo per gli dei, la vista di due innamorati” (Johann Wolfgang von Goethe).
Allora, perchè all’interno di un rapporto di coppia. sempre più spesso, si cercano emozioni nel porno e nel “trasgressivo”?
… CONTINUA.
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- Silvia Bencivelli – Mente & Cervello, Novembre 2008, n. 47 – Le Scienze S.p.A. – Gruppo Editoriale l’Espresso
G. M. – Medico Psicoterapeuta
Si Ringrazia Francesca Miceli per la collaborazione offerta nella stesura del dattiloscritto
Direttore Responsabile “La Strad@” – Medico Psicoterapeuta – Vicedirettore e Docente di Psicologia Fisiologica, PNEI & Epigenetica c/o la Scuola di Formazione in Psicoterapia ad Indirizzo Dinamico SFPID (Roma/ Bologna) – Presidente NEVERLANDSCARL e NEVERLAND “CAPELLI D’ARGENTO” ETS (a favore di un invecchiamento attivo e a sostegno dei caregiver per la Resilienza nel Dolore Sociale) – Responsabile Progetto SOS Alzheimer realizzato da NEVERLAND “CAPELLI D’ARGENTO” ETS – Responsabile area psicosociale dell’Ambulatorio Popolare (a sostegno dei meno abbienti) nel Centro Storico di Cosenza – Componente “Rete Centro Storico” Cosenza – Giornalista Pubblicista – CTU Tribunale di Cosenza.
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